Cresce la sensibilità delle imprese rispetto al tema della security, specialmente sul fronte delle connessioni wireless, e di conseguenza crescono l’offerta e il fatturato di Fortinet.
La società californiana specializzata in sistemi di firewall e sicurezza informatica punta infatti con decisione a superare la soglia del miliardo di dollari di global revenue entro l’anno. Il traguardo era stato originariamente fissato per il 2017, ma considerata la performance del primo trimestre 2015, pari a 213 milioni di dollari (+26%), la prospettiva è tutt’altro che lontana. A livello worldwide aumentano inoltre gli ordini per i prodotti high end (ora rappresentano il 40% del totale), indirizzati cioè alla grande impresa, anche se il focus sulle medie e piccole imprese rimane alto. “Si tratta di un settore strategico: è grazie alla pervasività e alla penetrazione delle nostre soluzioni nel mondo small and medium enterprises che riusciamo a raccogliere e analizzare i dati e i record con cui i laboratori sviluppano le contromisure per gli attacchi informatici”, ha spiegato Filippo Monticelli (nella foto), country manager per l’Italia durante la conferenza stampa di anticipazione di alcuni dei risultati emersi dal Fortinet Security Census 2015, indagine condotta a livello globale da LightSpeed. La survey ha analizzato la percezione che hanno gli IT decision maker (1490 gli intervistati in 12 Paesi, Italia inclusa, in rappresentanza di organizzazioni con più di 250 dipendenti) sulle minacce legate alla connettività e sulle tecnologie che possono arginarle.
“Il wireless è considerato uno degli elementi di maggiore vulnerabilità per il 49% dei rispondenti, sia a livello globale che nella specificità del mercato italiano”, ha spiegato Monticelli. Tra le funzionalità di sicurezza più attivate firewall e processi di autenticazione sono i sistemi più diffusi, con il riconoscimento adottato nel 40% delle imprese tricolori contro il 63% della media mondiale. Nella Penisola tre manager su quattro si dicono preoccupati rispetto al tema della wireless security, in linea con il trend internazionale”. Un altro elemento interessante messo in luce dalla ricerca è la priorità dei rischi paventati dalle organizzazioni in caso di attacchi a sistemi non sufficientemente protetti: perdita di proprietà intellettuali o dati sensibili di clienti e collaboratori (35%), spionaggio industriale (26%), mancanza di compliance alle regole che normano l’utilizzo dei network (17%), interruzione di servizi (16%). “Anche in Italia le soluzioni cloud vengono valutate dall’84% del campione come affidabili, il che evidenzia una certa consapevolezza del nostro management sul tema, ma”, ha aggiunto Monticelli, “una certa criticità emerge dal fatto che solo il 60% delle imprese coinvolte nell’indagine adotta sistemi di autenticazione per l’accesso al wi-fi e addirittura una su dieci consente l’ingresso al proprio network in modalità completamente open”.
Neanche a dirlo, la nuova proposizione di Fortinet fa perno proprio su queste specificità del mercato, ed è potenziata dall’acquisizione di Meru Networks, società specializzata nelle soluzioni per la connettività senza fili. “L’operazione dovrebbe concludersi entro settembre”, ha precisato Monticelli. “Da quel momento in poi attiveremo una forte collaborazione sia sull’aspetto commerciale, con l’accesso a un parco clienti ben sviluppato, sia sul piano tecnologico, con l’integrazione dei brevetti che Meru Networks possiede sulla componente radio per il potenziamento dell’offerta sul wi-fi”.
Una crescita che impone la riorganizzazione anche del team italiano (già raddoppiato nel corso dell’ultimo biennio), con maggiori risorse dedicate a marketing e comunicazione, e la revisione dei rapporti con il canale, a partire da aprile regolati da un nuovo programma ad hoc. Novità in arrivo pure per il portale on line riservato ai partner e le strategie di channel community. “Lavoriamo su quelli che sono tipicamente i punti deboli di un’azienda dalla forte impronta tecnologica”, ha detto Cesare Radaelli, channel manager di Fortinet. “Ora che anche in Italia sono stati allocati gli investimenti, l’obiettivo è far crescere il brand per portare sul mercato tutte le soluzioni che abbiamo in casa, non focalizzandoci più solo sul nostro core business, il firewall, ma spingendo anche su quelle che chiamiamo advanced technologies”. Tra queste, hanno rivelato Monticelli e Radaelli, una sarà un software dedicato ai mobile device che permetterà di garantire ai collaboratori in mobilità gli stessi standard di sicurezza che hanno sui sistemi aziendali. “Il prodotto dovrebbe essere lanciato nel prossimo semestre”, ha chiosato Radaelli.