Xmetrics, pioniere made in Italy del nuoto hi-tech: “Così i big data corrono in vasca”

Il cto di Xmetrics, Emanuele Vazzoler, descrive l’innovativo device per i nuotatori e delinea a CorCom le prossime sfide: “Rilevazioni e feedback audio real-time le feature più apprezzate dagli atleti. Promozione e branding per conquistare il mercato cinese. Nel 2017 i nuovi prodotti per il triathlon”

Pubblicato il 01 Ago 2016

Andrea Frollà

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SHENZHEN – Rilevazioni in tempo reale della nuotata, feedback audio direttamente in vasca e monitoraggio dei dati dell’allenamento. “Esistono altri dispositivi generalisti che rilevano anche parametri di nuoto, ma il nostro è il primo espressamente studiato per i nuotatori”, spiega a CorCom il cto di Xmetrics, Emanuele Vazzoler.

L’abbiamo incontrato a Shenzhen, in Cina, durante l’Apec Smetc 2016 dove è volato assieme ad altre 5 startup italiane tutte accompagnate da Ingdan Italia (leggi l’intervista all’Ad di Ingdan Italia Marco Mistretta). Un’occasione per mostrare ai produttori, fornitori e distributori asiatici un prodotto interamente Made in Italy e unico nel suo genere, che non a caso ha destato grande curiosità e interesse durante la manifestazione. La startup sviluppa, produce e commercializza dispositivi indossabili per misurare performance sportive, con la prima famiglia di prodotti dedicata al nuoto indoor.

Vincitrice del premio Marzotto per le neo-aziende, dopo la creazione dei prototipi la società ha aperto le proprie porte al gruppo Reply, che ha deciso di investire oltre 1 milione di euro: “Un punto di svolta – sottolinea Vazzoler -. Siamo passati dall’essere una startup con un’idea e un prototipo all’essere un’azienda in grado di industrializzare un prodotto”. Ma il meglio deve ancora venire: “Abbiamo già in cantiere le nuove linee di prodotto dedicate, in primis, agli amanti del triathlon e che vedranno la luce proprio nel 2017”.

Massimiliano Rosolino, oro olimpico a Sidney 2000 e 14 volte campione europeo, tester d'eccezione di XMetrics

Dalla Road to Success all’Apec Smetc 2016 supportati da Ingdan: con quali intenzioni siete volati a Shenzhen e cosa avete ottenuto?

La motivazione era quella di capire come approcciare questa bestia mitologica che è la Cina, perchè a causa delle differenze culturali, della sua enormità e dell’estrema frammentazione delle sue imprese risulta impossibile avvicinarvisi senza una guida. Direi che gli scopi sono stati raggiunti, grazie al gran numero di contatti che abbiamo ottenuto, con molti dei quali siamo già riusciti a realizzare una prima riunione in loco.

Siete a caccia di nuovi finanziamenti per spingere la commercializzazione: in quali Paesi vi concentrerete?

Noi siamo già presenti negli Stati Uniti ed in Europa. I finanziamenti servirebbero principalmente per la Cina, considerando il fatto che questa richiede enormi investimenti in promozione e branding, per poi estendersi a tutto il Far East.

Perchè un investitore dovrebbe credere in voi?

Abbiamo dimostrato di essere un’azienda in grado di realizzare un prodotto, portarlo sul mercato e ottenere buoni risultati. Sembra banale, ma la maggior parte delle startup falliscono in almeno uno di questi punti. Questo ci fornisce un’ottima credibilità.

Quali sono gli aspetti di Xmetrics più apprezzati dai nuotatori che lo usato?

La possibilità di avere un feedback audio immediato mentre l’atleta sta nuotando e l’ottima precisione delle rilevazioni, che ci permette di fare un’analisi tecnica della nuotata.

Lo possiamo considerare un prodotto unico nel suo genere?

Esistono altri dispositivi “generalisti” che rilevano anche parametri di nuoto, ma il nostro è il primo espressamente studiato per i nuotatori. Questa specificità ci permette di scavare più a fondo e di ricavare parametri che gli altri non hanno.

Il cto di Xmetrics, Emanuele Vazzoler, durante l'Apec Smetc 2016 di Shenzhen

Cosa ha significato per voi l’ingresso in società di Reply?

Un punto di svolta: siamo passati dall’essere una startup con un’idea e un prototipo all’essere un’azienda in grado di industrializzare un prodotto. Ci hanno inoltre aiutato a strutturare le nostre attività e ora ci stanno supportando nella ricerca di un seed, ovvero di un secondo investimento che ci permetterà di crescere dimensionalmente.

Quali sono i vostri progetti per il 2017?

Come per ogni startup, il primo obiettivo è sempre sopravvivere ed espandere il proprio mercato: promozione e vendita saranno il mantra del 2017. Inoltre, abbiamo già in cantiere le nuove linee di prodotto dedicate, in primis, agli amanti del triathlon e che vedranno la luce proprio nel 2017. Sarà un anno interessante.

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