IL PROVVEDIMENTO

Clubhouse nel mirino del Garante Privacy: multa da 2 milioni

La sanzione a carico della casa madre Alpha Exploration. Tra le violazioni riscontrate, scarsa trasparenza sull’uso dei dati degli utenti e tempi indefiniti di conservazione degli audio. L’autorità impone l’immediato adeguamento alla normativa

Pubblicato il 05 Dic 2022

25 January 2021, Berlin: A user of the social media app Clubhouse shows her smartphone with the logo of the audio application. Photo: Christoph Dernbach/dpa

Scarsa trasparenza sull’uso dei dati degli utenti e dei loro “amici”, ma anche la possibilità per gli utenti di memorizzare e condividere gli audio senza consenso delle persone registrate, la profilazione e condivisione delle informazioni sugli account senza l’individuazione di una corretta base giuridica, oppure i tempi indefiniti di conservazione delle registrazioni effettuate dal social per contrastare eventuali abusi. Sono alcune delle violazioni che l’Autorità del Garante della Privacy ha riscontrato in Alpha Exploration, proprietaria di Clubhouse, social network basato sullo scambio di messaggi vocali, nel comminargli una multa da circa 2 milioni di euro. L’indagine e gli accertamenti sono partiti nel 2021, quando la piattaforma contava circa 16 milioni di utenti globali e circa 90 mila in Italia.

Cosa dovrà fare Alpha Exploration per adeguarsi

Ad Alpha Exploration, che dovrà contestualmente adottare una serie di misure per regolarizzarsi, è stato anche proibito ogni ulteriore trattamento delle informazioni svolto per fini di marketing e profilazione senza uno specifico consenso. In particolare, dovrà introdurre una funzionalità che consenta agli utenti di apprendere, prima dell’ingresso nella stanza di conversazione, della possibilità che la chat venga registrata, e introdurre un meccanismo per informare coloro che non sono ancora utenti sull’uso che verrà effettuato dei loro dati personali.

La società dovrà inoltre integrare la sua informativa, specificando quale base giuridica si applichi ad ogni finalità del trattamento, i tempi di conservazione dei dati personali e dei file audio, le informazioni necessarie riguardo al “rappresentante designato”, la figura prevista dal Gdpr nei casi in cui una società, che offra servizi e tratti i dati dei cittadini europei, non sia stabilita in alcuno degli Stati membri dell’Ue. Alpha Exploration dovrà infine effettuare una valutazione d’impatto sui trattamenti di dati effettuati mediante la piattaforma Clubhouse.

Come funziona Clubhouse 

Il social media Clubhouse è basato esclusivamente su interazioni vocali, che si svolgono in stanze di conversazione, ed è disponibile al pubblico tramite una app gestita dalla società statunitense Alpha Exploration. Gli utenti possono scegliere di aprire una stanza tematica o accedere ad una stanza altrui come ascoltatori. Dal gennaio 2022, possono anche conservare e registrare parte delle conversazioni sulla piattaforma e condividere le stesse registrazioni con terzi.

Shopping natalizio, social media sempre più essenziali

Intanto, sempre a proposito di social, uno studio che Meta ha commissionato a YouGov ha analizzato le abitudini d’acquisto degli italiani su Facebook, Instagram e Whatsapp, ed è emerso come queste piattaforme siano divenute strumenti essenziali per le piccole attività imprenditoriali locali, soprattutto perché è su di esse che sempre più spesso si cercano idee, si condividono opinioni e si finalizzano gli acquisti. Le piattaforme del gruppo Meta sembrano rappresentare il mezzo perfetto per comunicare con gli utenti tramite uno scroll e un doppio tap, raccontare il proprio business e trasmetterne in maniera immediata i valori.

Attenzione crescente all’etica e alla sostenibilità

Dallo studio commissionato a YouGov – che ha coinvolto gli utenti di 33 Paesi Emea (Europe, Middle East, Africa), inclusa l’Italia, per oltre 52.000 adulti nel 2021, 49.563 nel 2020 e oltre 45.000 nel 2019 – emergono poi una serie di importanti trend, tra cui la centralità dell’etica e della sostenibilità nelle scelte d’acquisto degli utenti. Il 49% dei consumatori dell’area Emea ha infatti affermato di considerare l’impatto ambientale dei prodotti che acquista per le festività natalizie. In Italia, la percentuale sale al 55%. Inoltre, il 32% apprezza i marchi che si focalizzano sulla sostenibilità (in Italia il 35%). Il 56% dei consumatori dell’area Emea pensa che i marchi dovrebbero trovare il modo di restituire risorse alla comunità durante le vacanze. Il 30% dei “festive shopper” apprezza i marchi che si concentrano su politiche commerciali etiche. Infine, nel 2021, il 51% dei consumatori dell’area Emea ha scelto di acquistare da una piccola impresa locale durante le festività natalizie. In Italia, la percentuale si attesta al 43%.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati