La Federal Aviation Administration (Faa), l’ente per l’aviazione americana, ha dato il via libera alla Cnn per testare l’uso dei droni a scopo giornalistico. L’emittente televisiva di Atlanta ha raggiunto un accordo di cooperazione con la Faa, che finora non consentiva alcun volo commerciale privo della guida di un essere umano fatto salvi i piccoli velivoli teleguidati da hobbisti. L’accordo dovrebbe portare a nuove regole per l’uso in sicurezza degli aeromobili a pilotaggio remoto per le news. Per l’ente Usa questo rappresenta un primo sì ufficiale, anche se alcune stazioni tv Usa stanno già sperimentando in sordina i droni.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato il vicepresidente della Cnn David Vigilante – è quello di andare oltre l’attuale livello hobbistico per determinare le reali possibilità di impiego dei droni per produrre video giornalistici di alta qualità”.
“La nostra speranza – ha aggiunto – è che questi sforzi contribuiscano a creare un ecosistema dinamico nel quali operatori diversi e di diverse entità possano operare in sicurezza insieme all’interno dello spazio aereo statunitense”.
Nell’accordo con l’Faa confluisce anche quello che la rete tv aveva in corso con il Georgia Tech Research Institute di Atlanta (Gtri), che sta sperimentando software pre-caricati per far volare i droni autonomamente, con il ‘pilota automatico’.
“Gli aeromobili pilotati a distanza – ha aggiunto il direttore della Faa, Michael Huerta – offrono alle organizzazioni giornalistiche delle opportunità significative. Noi confidiamo che l’accordo con la Cnn e con altre testate possa contribuire a integrare in piena sicurezza l’uso dei droni a scopi giornalistici nello spazio aereo”.
Al momento il volo di droni è semplicemente proibito in Usa. Mentre in Italia a febbraio è stato emanato il primo regolamento in materia, la Federal Aviation Administration ha dichiarato che, in base a linee guida emanate lo scorso 7 novembre, non intende per il momento consentire alcun volo commerciale privo della guida di un essere umano. Soltanto gli hobbisti possono far volare piccoli unmanned aircraft systems (sUAS) all’aperto. Il 9 luglio scorso Amazon ha presentato ufficiale richiesta alla Faa per poter sperimentare i propri droni all’aperto.
Di fatto la Faa ha annunciato l’intenzione di emanare un piano per la “integrazione sicura” dei droni a scopi commerciali entro il 30 settembre 2015. Una volta emanate le regole, saranno sottoposte a pubblico commento, poi riviste ancora finché non saranno promulgate definitivamente. Amazon, insomma, dovrà ancora aspettare. Ma nel frattempo si sta attrezzando e sta testando servizi di consegna effettuati con questi velivoli, così come sta facendo Google.