Città italiane più sostenibili e sicure, grazie a un uso efficiente delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, una mobilità alternativa, più risparmio energetico e meno sprechi. Sono questi gli obiettivi dei programmi per le smart cities italiane lanciati dal Cnr, dal Dipartimento Ingegneria, Ict e tecnologie per l’energia e i trasporti, con il Progetto “Energia da fonti rinnovabili e Ict per la sostenibilità energetica”, che vede il coinvolgimento di diversi organismi nazionali e la formazione di nuove figure professionali.
“Tre comuni italiani vincitori della selezione prevista dall’accordo siglato recentemente dal Cnr e dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), si trasformeranno in smart cities, sperimentando metodologie e soluzioni da standardizzare a livello nazionale e da estendere nel maggior numero di realtà territoriali possibili” spiega il Cnr in una nota.
Le reti di illuminazione pubblica, per esempio, diventeranno le “autostrade” per erogare alcuni servizi altamente innovativi: dal collegamento Internet ad alta velocità con hot-spot wifi pubblici alla gestione automatizzata della sosta nei parcheggi, dal controllo del traffico al bilanciamento e alla razionalizzazione dei consumi di energia. “Nel panorama europeo e mondiale le città intelligenti sono realtà tecnologiche in rapido sviluppo che stanno generando soluzioni innovative nel campo Ict con immediata applicazione e che, in prospettiva, potranno rivoluzionare la vivibilità e fruibilità delle città come le conosciamo ora – evidenzia Luigi Nicolais, presidente del Cnr – La collaborazione con l’Anci va in questa direzione”.
Molti i progetti sviluppati dal Cnr in questo settore che saranno presentati a Smart Cities Exhibition (Sce2013), nell’ambito del Forum PA alla Fiera di Bologna dal 16 ottobre, dove l’ente di ricerca sarà presente anche con un suo stand. Gli obiettivi dei nuovi progetti Cnr per le smart cities italiane sono stati presentati oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa, dal ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Graziano Delrio, dal presidente del Cnr Luigi Nicolais, dal presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli, dal presidente di Forum PA Carlo Mochi Sismondi.
Importante ruolo nella strategia smart cities è giocato dallo Smart Services Cooperation Lab di cui il Cnr è partner assieme all’Agenzia per l’Italia digitale, ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e Telecom Italia e che nell’Area della Ricerca Cnr di Bologna ha il suo “Smart Cities Test Plant”. A Pisa, inoltre, partirà un master promosso dal Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo pisano e dall’Istituto di informatica e telematica (Iit) del Cnr, con il patrocinio di Registro.it, per la formazione di giovani esperti in grado di progettare città intelligenti e più vivibili. Le lezioni inizieranno a gennaio e le iscrizioni, riservate a 30 candidati, sono già aperte.
“Nella realizzazione di questi obiettivi il ruolo di Internet e delle nuove tecnologie Ict è imprescindibile – spiega Giuseppe Anastasi, direttore del Master- Basti pensare che diverse città europee hanno già attivi programmi specifici per dotarsi di tecnologie che consentano di fornire tali servizi ai propri cittadini, fra queste, Amsterdam, Barcellona, Lione, Santander, Birmingham e altre ancora”. Diversi gli ambiti di occupazione per la nuova figura professionale: dalle
aziende pubbliche a quelle private, fino alla libera professione.