Trasformare un’azienda in una “Cognitive enterprise” è un processo che può aprire la strada a grandi opportunità di business, ma che presenta anche nella fase iniziale qualche difficoltà, a partire dalla reingegnerizzazione dei flussi di lavoro e dall’innovazione nei processi, che sempre più spesso prevedono un’interazione dinamica tra uomo e macchina. Tutte questioni che per essere affrontate nel modo giusto presuppongono nuove competenze e spesso una nuova sensibilità verso l’innovazione, se davvero si vuole arrivare a toccare con mano risultati significativi.
Proprio per approfondire questi temi e aiutare le imprese a mettere a punto un piano di trasformazione “su misura” rispetto alle proprie esigenze Ibm organizza “Verso la Cognitive Enterprise: tecnologie primarie e combinazioni su misura”, evento in programma il 12 settembre agli Ibm Studios di piazza Gae Aulenti a Milano.
Si tratta di un appuntamento pensato essenzialmente per le esigenze dei Cio, degli innovation manager e degli imprenditori che vogliono cogliere la sfida delle tecnologie esponenziali per dare un boost al proprio business, cogliendo le opportunità che arrivano dall’analisi dei big data, dall’IoT, dall’intelligenza artificiale e dalla blockchain, per fare gli esempi più significativi. Tutti strumenti che metteranno le aziende nella condizione di sviluppare piattaforme di business improntate all’innovazione, che quindi coinvolgeranno non soltanto i “reparti IT”, ma su tutta l’impresa, dalle persone ai modelli di business.
A confermare l’importanza di questo settore ci sono i risultati di un recente studio C-suite di Ibm, da cui emerge la consapevolezza nel campione di 12.500 CxO intervistati che prevedono una nuova ondata di investimenti tecnologici nel breve termine per spingere sulla competitività.