Dal digitale la spinta a ridurre le disuguaglianze. Su questa considerazione si è basato l’intervento del ministro alla Transizione digitale, Vittorio Colao, al Dibattito di alto livello Onu sulla Cooperazione digitale e la connettività presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (Unga) a New York.
Colao è intervenuto con un videomessaggio incentrato sul ruolo dei servizi pubblici digitali e della collaborazione transnazionale nel superamento delle disuguaglianze.
In particolare, il Ministro ha affermato che la crescita e la distribuzione geografica della trasformazione digitale sono ancora diseguali e ha espresso preoccupazione sul fatto che i cambiamenti digitali conseguenti alla crisi pandemica possano contribuire ad aumentare i divari esistenti di produttività e di reddito.
Tra i più colpiti dalla pandemia in questi termini, secondo il ministro, vi sono donne e giovani, oltre a lavoratori non qualificati e atipici. I dati, infatti, mettono in luce il persistere di evidenti disuguaglianze a livello globale: l’Unctad stima che nel 2020 appena una persona su cinque tra coloro che vivono nelle economie meno sviluppate ha usato internet. Secondo l’Unesco, anche nelle economie avanzate il 10% degli studenti ha avuto difficoltà di accesso all’educazione digitale.
“È quindi chiaro come occorra far diventare questa crisi un’opportunità per accelerare la trasformazione digitale e favorire una società digitale inclusiva – ha spiegato Colao – Crediamo che la crisi pandemica possa trasformarsi in un’opportunità per accelerare la trasformazione digitale e favorire una società digitale inclusiva”
Una sfida transnazionale: dal locale al globale
Queste considerazioni ci pongono di fronte a una sfida globale e locale allo stesso tempo: il ministro Colao ha illustrato l’obiettivo della strategia italiana, che è quello di eliminare i divari digitali attuali attraverso investimenti nella connettività a banda larga, migliorando la digitalizzazione dei servizi pubblici e sviluppando le competenze digitali dei cittadini.
“Per generare un impatto reale, la trasformazione digitale avrà bisogno di sinergie transnazionali – ha poi puntualizzato – In linea con questi obiettivi, la Presidenza italiana del G20 si sta concentrando sulla cooperazione tra governi per migliorare l’inclusione sociale, oltre a promuovere la crescita economica attraverso le tecnologie digitali”.
Il ruolo dell’identità digitale
Secondo Colao un ambito dove la collaborazione multilaterale può portare benefici, è quello dell’identità digitale. “Nei paesi in via di sviluppo, l’identità digitale è un’opportunità per superare strumenti obsoleti e sviluppare tecnologie mobili che forniscano a tutti un’identificazione. – ha spiegato – Per le economie avanzate, è l’occasione di avanzare nel dibattito sulla portabilità e sulla interoperabilità”.
Il Ministro ha concluso ribadendo l’importanza del dialogo e di sviluppare approcci alla digitalizzazione incentrati sulle persone, per creare una società digitale prospera e inclusiva a livello globale.