SHENZHEN – 100 miliardi di connessioni, 40 miliardi di dispositivi “sensing”, 440 milioni di utilizzatori di dispositivi di virtual reality e artificial intelligence, un personal assistant per il 90% degli utenti, l’85% delle applicazioni aziendali in cloud, il 12% delle abitazioni dotate di servizi robotici. Questo lo scenario di qui ai prossimi sette anni messo delineato nel Giv2025, il report presentato da Huawei in occasione dell’Has2018, il global analyst summit in corso a Shenzhen fino al 19 aprile.
La maxi convention annuale – oltre 600 gli ospiti fra analisti, giornalisti e industry partner – si è aperta in nome della New Era. “Lo scenario sta cambiando velocemente con un impatto enorme e profondo sulle persone e le imprese – ha detto Eric Xu, Rotating Chairman di Huawei, nell’inaugurare la tre giorni cinese -. In un’era definita dalla ‘grandezza’ vogliamo essere protagonisti. Dobbiamo proiettarci al 2025 e abbracciare criticità e sfide in chiave di opportunità”. La trasformazione annunciata è impressionante sia sul fronte consumer sia business: dal 2018 al 2025 si passera dall’1,5%% al 12% di case “robotizzate”, dal 30% al 75% di abitazioni dotate di connessioni broadband, da 2,6 a 20 miliardi di device installati nelle connected home. E riguardo specificamente al mondo delle imprese si balzerà all’80% di data utilization dal 13% odierno all’85% di applicazione in cloud. E l’86% delle aziende avrà sperimentato l’AI (oggi il dato è sotto il 5%).
“Assisteremo a una crescita esplosiva dell’uso dei dati. E molte delle attività del domani oggi non sono ancora possibili ma lo saranno presto”, ha evidenziato Eric Xu. “La nostra missione e è portare il digitale ovunque, a persone, case e aziende per realizzare il mondo intelligente connesso. Il focus è sulle infrastrutture Ict e i dispositivi smart che consentiranno di migliorare la user expericence in qualsiasi scenario. Bisogna investire sulla banda larga se si vogliono dotare le abitazioni di servizi innovativi. E per la digital trasformation delle aziende e dell’industria bisogna puntare su reti di nuova generazione, cloud, big data e IoT. E l’intelligenza artificiale consentirà di dotare prodotti e soluzioni di funzionalità inedite”. La parola chiave è intelligence: è infatti di “intelligenza” che dovranno essere dotati i device e le infrastrutture di nuova generazione.
Le reti “softcom”, ossia all cloud, saranno arricchite con l’ingrediente AI che consentirà di ottenere network autonomi ossia in grado di capire come autogestirsi tenendo conto delle specifiche esigenze di traffico e tipologia di dati. E anche per gli smparthone l’era AI e alle porte: i cellulari di prossima generazione saranno in grado di “vedere, ascoltare e sentire”, queste le parole usate dal ceo, ossia daranno dispositivi che nell’analizzare le informazioni e gli input dei singoli utenti si trasformeranno in veri e propri personal assistant. Il tutto anche in vista dell’era 5G in cui Huawei sta giocando d’anticipo al punto da annunciare che entro il 2019 arriverà sul mercato il primo smartphone della quinta generazione.
Per vincere la sfida e giocare un ruolo da protagonista il ceo ha annunciato dal palco della convention di Shenzhen che “Huawei nei prossimi 10 anni investirà il 15% delle revenue annuali in attività di ricerca e sviluppo”, qualcosa come 10 miliardi di dollari l’anno che andranno quasi a raddoppiare i 60,4 miliardi già messi in campo nell’ultimo decennio. Un investimento possibile grazie e soprattutto grazie ai numeri, quelli del business, registrati dall’azienda e in crescita persino oltre le aspettative: il 2017 si è chiuso con un fatturato di 92,5 miliardi dollari, in crescita del 15,7% sull’anno precedente. L’utile netto si è attestato a 7,3 miliardi di dollari, +28,1% in un anno, e gli investimenti in innovazione hanno sfiorato i 14 miliardi di dollari, un balzo del 17,4%.
La vision al 2025 vuole essere anche uno “strumento” a servizio del mercato: “Giv2025 offre la direzione da seguire a quelle industrie che vogliono mettersi in rampa di lancio per contribuire allo sviluppo e posare le fondamenta necessarie allo sviluppo del nuovo ecosistema Ict e quindi favorire e velocizzare la transizione verso il mondo intelligente”, ha sottolineato William Xu, Director of the Board e Chief Strategy Marketing Officer. L’ecosistema è la chiave, ne è sicura l’azienda: “Bisogna lavorare unitie unire le forze per lo sviluppo del mondo del futuro e identificare una visione condivisa”, ha puntualizzato il capo delle strategie di marketing.
E da parte sua David Wang, Executive Director of the Board, nonché President of products & solutions, ha evidenziato che Huawei “non offrirà più solo prodotti o soluzioni ma servizi. Servizi “sensing”, connessi e intelligenti: queste le tre caratteristiche per definire l’intelligent world in cui tutto sarà connesso e basato sul cloud”.
GIV2015 “UNFOLDING THE INDUSTRY BLUEPRINT OF AN INTELLIGENT WORLD”