Dalle collisioni protone-protone alla ricerca di pentaquark: la capacità di rete è strategica per il Cern di Ginevra che si prepara ad affrontare le prossime scoperte scientifiche potenziando i data center. Va in questo senso l’accordo con Juniper Networks, che consentirà al centro di ricerca di adottare soluzioni di networking in grado di gestire gli enormi volumi di dati per i progetti scientifici e le attività quotidiane. Nel dettaglio, si tratta degli switch Juniper Networks QFX Series e EX Series Ethernet ma il Cern sta anche valutando Tungsten Fabric per la creazione di una rete attrezzata per il computing estremo.
“Al Cern il networking è la cosa più importante dopo l’elettricità – dice Tony Cass, IT Infrastructure Group Lead del Centro di ricerca -. Ai fisici serve che i dati degli esperimenti siano trasferiti al data center dove vengono elaborati e inviati ai partner di tutto il mondo. Abbiamo poi migliaia di dipendenti che devono poter accedere al database delle ricerche, inviare e ricevere email e accedere al web. Se la rete non funziona, il Cern non lavora. Juniper ci ha fornito la rete che supporta il funzionamento e gli esperimenti del collider, il data center e il backbone”.
Lo switch Juniper soddisfa i requisiti di velocità e affidabilità della connessione imposti dal Cern nonché la densità di porte di 100 Gbps necessaria per supportare l’inevitabile crescita del traffico. In particolare lo Switch QFX offre la connettività ad alta prestazione necessaria per supportare la raccolta dei dati e il monitoraggio dell’infrastruttura degli esperimenti LHC, concepiti per osservare fino a 1,7 miliardi di collisioni protone-protone al secondo e produrre un volume di dati superiore a 7,5 terabyte per secondo.
“Juniper è orgogliosa di lavorare con il Cern – dice James Morgan, Vp, Enterprise Sales Emea Juniper Networks – e alla creazione di una rete robusta con automazione dinamica e di supportare l’organizzazione nelle prossime scoperte scientifiche che ci aiuteranno a scoprire i segreti del nostro universo”.