Una conferenza internazionale per discutere del nuovo modello di governance di Internet si terrà il 23 e 24 aprile 2014 a São Paulo, in Brasile.
Come ha spiegato il 18 novembre scorso il ministro delle Comunicazioni brasiliano, Paulo Bernardo, l’evento dovrà avere “carattere non governativo” e prevedere una convocazione molto ampia di soggetti. “I governi saranno invitati a partecipare – ha detto – ma sarà soprattutto una riunione multi-settoriale che comprenderà rappresentanti della società civile e del settore privato”.
Il ministro degli Esteri, Luiz Alberto Figueiredo, ha aggiunto che l’obiettivo è realizzare un ampio dibattito con tutti i settori interessati. “L’idea è la costituzione internazionale di una governance che possa garantire prima di tutto la libertà individuale e proteggere i diritti umani”.
A sostenere la necessità di una governance mondiale di Internet è stato, mesi fa, Fadi Chehadé, da un anno alla guida dell’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann), potente organizzazione no-profit statunitense impegnata per la sicurezza, stabilità e interoperabilità di Internet e nota perché assegna alle aziende i domini quali .com o . net. “Il governo di Internet – ha dichiarato in un’intervista al Corriere delle Comunicazioni – deve essere affidato a un’istituzione mondiale che raccolga gli esponenti dei governi ma anche gli addetti al settore Ict, le aziende che controllano la maggioranza delle infrastrutture, gli accademici, la società civile. Dirò di più: occorre evolversi verso un modello “multi-equal-stakeholder”, e sottolineo la parola “equal”: in pratica non deve esserci un gruppo di persone che prevale sull’altro solo perché è più potente”.