Sono Stefano Selli, direttore relazioni istituzionali Italia di Mediaset, Maurizio Giunco, presidente della Federazione radio televisioni e i nuovi entranti Alessandro Araimo, Svp-Coo di Discovery southern europe e Marco Ghigliani, amministratore delegato La 7 i quattro vicepresidenti di Confindustria Radio Tv. A nominarli per afiancare i presidente Franco Siddi, rieletto alla carica alla fine del 2016, è stato il Consiglio di presidenza di Confindustria Radio Televisioni (Crtv), che ha così completato la definizione degli assetti interni per il triennio e messo a punto il programma essenziale di lavoro per l’anno in corso. Ratificata anche la nomina del Direttore generale, Rosario Alfredo Donato, che avrà anche il compito di rappresentare l’associazione nell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap).
Del Consiglio di Presidenza fanno parte anche Andrea Castellari (Viacom), Francesco Dini (Elemedia), Fabrizio Ferragni (Rai), Piero Manera (Frt), Gina Nieri (Mediaset), Paolo Penati (Qvc), Paolo Ruffini (Tv 2000) e Lorenzo Suraci (Rtl). Paolo Ballerani (Amministratore Persidera) sarà invece Special Advisor del Presidente.
Il Consiglio di Presidenza, nell’occasione, si legge in una nota dell’associazione, ha anche discusso ed approvato le linee guida di lavoro e il bilancio preventivo per l’anno in corso. Oltre all’attività tipica di rappresentanza, promozione e tutela, in sede istituzionale e sociale, del settore radiotelevisivo, del suo sviluppo nel tempo delle grandi trasformazioni digitali, industriali e professionali, un’attività specifica sarà rivolta alla lotta contro la pirateria dei contenuti radiotelevisivi. I contenuti sono il punto di forza, di qualificazione e di valore e non possono essere sottratti illecitamente.
“Nel breve termine – sottolinea la nota – saranno monitorati attentamente, e con contributi di proposte, i processi dei decreti attuativi della legge sul cinema e della legge sull’editoria, nonché i provvedimenti per il diritto d’autore, la direttiva per i servizi media audiovisivi (Smav), i regolamenti per le tv locali, le misure fiscali per la concorrenza dell’economia digitale, il confronto parlamentare sulla diffamazione attraverso i media. Molto intensa sarà l’attività studi e ricerche con costanti aggiornamenti sullo stato di salute del settore”.