L'INTERVENTO

Conte: “Internet va governato, non è uno spazio fuori da regole giuridiche”

Il premier alla celebrazione per i vent’anni della Polizia Postale e delle Comunicazioni. “Occorre un circolo virtuoso tra la tutela dei diritti e l’uso della rete per evitare la libertà del web sconfini nell’arbitrio”

Pubblicato il 19 Lug 2018

giuseppe-conte

Bisogna lavorare per “evitare che la libertà del web sconfini nell’arbitrio”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenendo alla celebrazione per il ventesimo anniversario dell’istituzione del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, torna sulla necessità di “governare” il web.

“Dobbiamo lavorare tutti per realizzare un circuito virtuoso tra la tutela dei diritti e l’uso della rete, con una politica di governo mirata”, ha detto. Per Conte non è pensabile dividere lo spazio reale da quello virtuale. “Su Internet si è creato un errore, un equivoco e cioè che lo spazio virtuale sia uno spazio sospeso da regole giuridiche. È un fraintendimento, non è possibile pensare che Internet debba rimanere uno spazio che nessun ordine giuridico possa violare”.

Già nel suo discorso programmatico al Senato, il 5 giugno, il premier aveva indicato la necessità di rafforzare “alcune garanzie giuridiche e istituzionali”, per rendere lo sviluppo di Internet compatibile con la tutela dei diritti della persona e con le esigenze della collettività.

Ora Conte lo ribadisce: l’autoregolamentazione non basta. “Governare Internet non significa espropriazione degli operatori o controllo”, precisa. Però “non c’è la chiave dell’autoregolamentazione, anche perché Internet è luogo di conflitti. E i conflitti debbono essere governati, con equilibrio e attenzione perché Internet è anche un luogo di reati, di sopraffazione ed è quindi necessario intervenire per dare garanzie giuridiche e istituzionali”.

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