“Il mio è un lavoro che, quando si completerà nei passaggi con voi, sarà sempre preordinato a una verifica finale. E la verifica finale non potrà che essere rimessa alla democrazia digitale. Lo statuto dovrà passare per una votazione trasparente sulla piattaforma digitale”. Lo ha detto Giuseppe Conte illustrando ai gruppi parlamentari M5S il suo progetto rifondativo per il Movimento 5 Stelle nella replica agli interventi dei ‘portavoce’, rimarcando, non solo rispetto ai temi democratici, la priorità che intende dare al digitale tra i valori che sosterranno l’azione del suo mandato come leader del movimento.
Verso una Carta dei diritti digitali
Tra questi, ci saranno “il rispetto della persona”, “una ecologia integrale, perché occorre una cultura integralmente ecologica e non bastano più interventi mirati per contrastare l’inquinamento, il degrado ambientale, la dissipazione di risorse naturali”, la “giustizia sociale”, il “principio democratico”, il “rispetto della legalità”, “l’importanza dell’etica pubblica”, l’importanza della “cittadinanza attiva”. Conte ha promesso di scrivere “insieme per la prima volta la Carta dei diritti degli imprenditori. Scriveremo anche la Carta dei diritti per le persone con disabilità, la Carta dei diritti digitali” e la “Carta dei diritti dei consumatori” per farli diventare “liberi e consapevoli delle loro scelte”.
Sì alla democrazia diretta digitale, ma solo se davvero trasparente
L’ex presidente del Consiglio ha rimarcato che “la democrazia diretta, soprattutto in forma digitale, va promossa e va continuamente perseguita e realizzata. Le nostre scelte fondamentali continueranno a passare attraverso l’espressione di voto sulla piattaforma digitale. Ma questo”, ha sottolineato, “ deve accompagnarsi a due considerazioni: il primo, la democrazia rappresentativa per quanto in crisi non appare eliminabile, va anzi rafforzata e migliorata. Secondo, la democrazia digitale è frutto di una tecnologia, ma la tecnologia non è neutra, dobbiamo dirlo chiaramente“. Conte ha poi avvertito: “chi governa i processi, chi gestisce e processa i dati, attraverso quali modalità vengono trattati i dati, tutte queste sono operazioni sensibili e delicate che richiedono massima trasparenza, massima chiarezza”.
Tra gli impegni che il Movimento 5 stelle del futuro deve assumere c’è quello di spingere per “misure per migliorare la qualità del sistema rappresentativo ma anche per rafforzare la democrazia diretta in cui i cittadini siano coinvolti. La democrazia digitale, con gli iscritti chiamati a decidere sui passaggi fondamentali, rimarrà un elemento fondamentale anche del mio movimento”, ha promesso il leader in pectore del M5S.