L'ANALISI

Contract logistics: fatturato a -9,3%, la sfida 2021 sarà l’e-commerce

Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano: il Covid19 impatta fortemente sul business ma mette in moto anche la macchina dell’innovazione

Pubblicato il 10 Nov 2020

logistica

La riduzione dell’export e del traffico merci dovuta alle restrizioni imposte dall’emergenza Covid fa sentire i suoi effetti sulla Contract logistics, ovvero l’esternalizzazione di una parte rilevante del processo logistico a un unico fornitore: secondo i risultati della ricerca dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi durante il convegno online “Contract Logistics: dall’emergenza le basi per un nuovo futuro” e che ha visto la partecipazione di quasi 2mila manager della logistica, nel 2020 ci si attende per il comparto un calo del 9,3% del mercato, con un fatturato previsto di 77,8 miliardi di euro.

Secondo quanto emerso dallo studio, le imprese della logistica hanno reagito positivamente all’emergenza, grazie alla capacità dei manager di riconfigurare velocemente le reti di distribuzione e alla condivisione di asset lungo la filiera. La pandemia, tuttavia, ha avuto un forte impatto sul settore. Fra gli ambiti più colpiti, le operazioni di fusione e acquisizione: delle 92 trattative concluse fra il 2015 e il 2020, che hanno coinvolto fornitori di logistica internazionale (nel 34% dei casi) e nazionale (66%), solo 9 hanno avuto luogo quest’anno, contro le 16 del 2019, ed è calato notevolmente il fatturato delle aziende acquisite, pari a 100 milioni di euro contro i 500 milioni dell’anno precedente. Una forte contrazione che però non è stata omogenea durante l’anno, registrando un crollo dei volumi durante la quarantena per la maggior parte dei settori e dei canali di vendita, eccetto l’e-commerce e i settori Food e Healthcare, e una robusta ripresa a partire da giugno, quando i volumi sono aumentati del 6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nuove priorità per il 2021

Quelle che durante l’emergenza sono emerse come criticità (la sicurezza dei lavoratori o la necessità di rafforzare la distribuzione locale per far fronte al boom dell’e-commerce e di potenziare il trasporto intermodale) sono state trasformate nelle priorità su cui intervenire nel 2021: flessibilità e resilienza del sistema logistico (per il 62% dei manager), digitalizzazione dei processi (50%), sicurezza di tutti gli operatori lungo la filiera (38%) e semplificazione della gestione dei flussi logistici (27%).

Senza freni la spinta all’innovazione

I dati dell’Osservatorio rivelano che, nonostante la pandemia, la spinta all’innovazione nel settore non si è fermata, ma è persino aumentata: sono 501 le startup a livello internazionale che forniscono soluzioni hardware o software per la logistica, nuovi servizi innovativi per quanto riguarda l’area geografica servita, le attività o le tecnologie impiegate, o piattaforme che incrociano domanda e offerta di servizi logistici (+57% rispetto al 2018), per un finanziamento complessivo pari a 9,56 miliardi di dollari (+92%). L’emergenza sanitaria ha inoltre interrotto un trend di crescita pluriennale del settore, che nel 2019 aveva raggiunto un fatturato previsto pari a 86 miliardi di euro, +0,8% in termini reali sul 2018, e a 84,8 miliardi nei dodici mesi precedenti, +1,6% rispetto al 2017.
La crescita del 2018 è trainata dai grandi operatori, che mostrano un incremento del 3,6%, mentre la redditività cala dal 3,9% al 3,6%. A incidere è anche la spinta della logistica in outsourcing, che raggiunge un valore di 49,3 miliardi di euro (+2,8%) e rappresenta il 42,4% delle attività logistiche in Italia, complessivamente pari a 116,4 miliardi. La Strategic Contract Logistics cresce più del mercato complessivo (+26,2% dal 2009 contro il +16,6% del mercato della Contract Logistics), toccando quota 10,3 miliardi di euro. Nel 2018 sono 89mila le aziende che operano nella logistica conto terzi, in calo dell’8,2%; la maggior parte sono autotrasportatori (68mila, -8,8%), poi gestori di magazzino (4.400), spedizionieri (2.200, -2,5%) e operatori logistici (900, -9,2%); crescono solo i corrieri (+4,4%).

“Comparto messo a dura prova”

“L’emergenza Covid19 ha messo a dura prova i sistemi logistici di committenti e fornitori di servizi logistici, provocando un forte calo del fatturato non completamente compensato dalla robusta ripresa estiva, che interrompe il trend di crescita registrato fino al 2019 – afferma Marco Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics -. Ma ha anche riportato la logistica al centro delle strategie aziendali, evidenziando la resilienza del settore, capace di reggere l’urto della pandemia e operare anche in condizioni difficili. E, soprattutto, non si è fermata la spinta all’innovazione, con l’ingresso sul mercato di tanti nuovi attori e soluzioni innovative capaci di attirare molti più finanziamenti rispetto al passato e molte aziende che stanno cambiando passo nel loro percorso di digitalizzazione dei processi logistici”.
“La logistica ha reagito a molto positivamente all’emergenza grazie ad alcune caratteristiche fondamentali – afferma Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -: la capacità di prendere decisioni e implementarle in tempi rapidi, la flessibilità operativa e strategica, la capacità di collaborazione fra gli attori dei diversi stadi della filiera e tra committente e fornitore di servizi logistico”.

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