POST-COVID

Startup, contributi a fondo perduto: ecco come accedere alle risorse

L’Agenzia delle Entrate fissa le regole per la concessione del sostegno fino a mille euro alle Partite Iva aperte nel 2018 e che hanno iniziato l’attività nel 2019. Ammesse soltanto le richieste inoltrate online attraverso il portale “Fatture e corrispettivi”

Pubblicato il 10 Nov 2021

contributi Agenza Entrate

Si apre la finestra per accedere al contributo – fino a mille euro a fondo perduto – destinato alle partite Iva e startup aperte nel 2018 e che abbiano iniziato l’attività d’impresa nel 2019. La misura punta a fornire un ristoro alle imprese che – pur non avendo registrato nel 2020 un calo del fatturato di almeno il 30 per cento sul 2019 – sono in possesso degli altri requisiti indicati all’articolo 1 del Dl Sostegni, tra i quali il limite dei ricavi non superiori a 10milioni di euro.

A consentire l’avvio del periodo utile per la presentazione delel domande, che durerà un mese ed è destinato a chiudersi il 9 dicembre, è il provvedimento firmato da Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che fissa le regole per beneficiare dei fondi a sostegno dei contribuenti colpiti dall’emergenza Covid 19.

“Come previsto dall’articolo 1-ter del decreto Sostegni, introdotto in sede di conversione, il contributo spetta ai titolari di reddito di impresa che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 e la cui attività è iniziata nel corso del 2019, come risultante dal registro imprese presso la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura – si legge in una nota dell’agenzia delle Entrate – Per accedere al beneficio non occorre che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto al 2019, come per il contributo previsto dall’articolo 1 del decreto Sostegni; tuttavia occorre essere in possesso degli altri requisiti previsti dallo stesso articolo. Non possono beneficiare del contributo i soggetti la cui partita Iva risulti non attiva alla data di entrata in vigore del citato decreto, mentre restano esclusi dall’agevolazione gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione”.

La presentazione della domanda sarà possibile soltanto utilizzando il canale telematico, anche tramite intermediario, attraverso il servizio disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Il contributo – conclude il comunciato  – è previsto nella misura massima di mille euro. “Il valore dipenderà dal rapporto tra il limite complessivo di spesa stabilito per norma e l’ammontare complessivo dei contributi relativi alle istanze accolte – spiega l’Agenzia delle Entrate – Inoltre, il richiedente può scegliere, irrevocabilmente, se ottenere il valore totale del contributo come accredito sul conto corrente bancario o postale a lui intestato o, in alternativa, come credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24”.

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