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Coppola: “Agenda digitale, il cittadino è sovrano”

Il deputato del PD consulente del ministro Madia per l’Agenda digitale sottolinea l’importanza di riportare al centro il ruolo del cittadino. “C’è tutta la determinazione per cambiare verso”

Pubblicato il 30 Giu 2014

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Il cittadino è “sovrano e va servito”: dev’essere questo lo spirito principe di una vera riforma della Pubblica amministrazione secondo Paolo Coppola, il deputato del Pd che il ministro della Pa, Marianna Madia, ha voluto accanto a sé come consulente sull’Agenda Digitale. “Il rapporto fra amministrazione e cittadini dovrebbe essere diverso”, ha aggiunto Coppola, parlando al XV evento annuale di Ericsson, a Venezia. “Ho dato al premier Matteo Renzi un documento del Cnel, che diceva quanto fosse importante, per rinnovare la Pa, utilizzare una corretta informatizzazione: è datato 1981 e già allora era abbastanza chiaro cosa bisognasse fare”, ha aggiunto, individuando uno dei problemi attuali nel fatto che “la normativa non è stata applicata”.

“Per fare un esempio puntuale – ha raccontato il deputato – nel codice della Pa digitale c’è un articolo che dice che tutti i rapporti fra imprese e pubblica amministrazione devono avvenire in via esclusivamente telematica, ma non è così”. Ciò che per Coppola è mancato sono stati “la conoscenza di questa legge, il controllo che fosse applicata e soprattutto la determinazione affinché si andasse veramente in quella direzione”. “Non credo che per passare a una Pubblica amministrazione veramente digitale serva chissà che cosa – ha aggiunto, chiosando che – basterebbe fare le cose per bene”. “Ora – ha concluso – c’è tutta la determinazione per cambiare verso: bisogna che sia chiaro che le leggi, e anche le punizioni, ci sono”.

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