La nomina di Diego Piacentini a commissario straordinario per il digitale è una scelta utile, “con il suo curriculum può dare una mano”. Ma il Vp di Amazon non dovrà essere lasciato solo a svolgere il suo compito: “Di fronte a problemi così complessi nessuno può farcela da solo. Colmare il gap con i nostri competitor internazionali è un sfida enorme. Servono squadre ampie, tante persone coordinate da una bella struttura con poteri straordinari“. Ad affermarlo è Paolo Coppola, deputato del partito democratico e relatore in commissione affari costituzioni della Camera del decreto legislativo – in discussione oggi – che modifica il codice dell’amministrazione digitale.
“In una delle 19 condizioni contenute nel mio parere di relatore chiedo al Governo di nominare un commissario straordinario – prosegue Coppola in un’intervista al Corriere della Sera – che attui i cambiamenti inseriti nel nuovo codice e velocizzi l’attuazione degli strumenti legislativi“. La nuova struttura, secondo Coppola, dovrebbe essere alle dipendenze dirette di Palazzo Chigi: “Una derivazione legata al premier potrebbe dare una spinta alla digitalizzazione della PA”, prosegue Coppola, che tra i poteri del commissario individua quello di dare impulso, coordinamento e anche il potere di sostituirsi eventualmente alle pubbliche amministrazioni che si rivelassero inadempienti negli obiettivi dell’agenda digitale”.
Tra le novità del codice Coppola sottolinea l’introduzione del controllo di gestione digitalizzato, “una procedura per rendere effettivo il controllo per tutti gli enti con un unico sistema nazionale. Se prima era solo un adempimento burocratico – aggiunge – il nuovo strumento servirà a indirizzare decine di miliardi di spesa pubblica, garantendo maggiore trasparenza“. Tra le novità salienti del decreto ci sono anche misure a tutela dei consumatori: “Da settembre si potranno rivolgere al difensore civico digitale – conclude Coppola – Una nuova figura, terza, autonoma e imparziale”.