I vertici dell’industria dell’intrattenimento statunitense chiedono al presidente Obama rassicurazioni sul fatto che le regole sul diritto d’autore siano promosse e rispettate nei nuovi accordi sul commercio in discussione oltreoceano, mentre la Casa Bianca si preoccupa di favorire un riavvicinamento tra i giganti di Hollywood e quelli della Silicon Valley, che proprio su questi temi si erano recentemente trovati in disaccordo. Sono le anticipazioni pubblicate dal Wall Street Journal in seguito all’incontro privato che si sarebbe svolto nelle scorse ore tra il presidente Usa e alcuni autorevoli rappresentanti dell’audiovisivo statunitense.
Tra i presenti alla riunione, secondo quanto pubblicato dal quotidiano newyorkese, anche Robert Iger, Ceo della Walt Disney, Leslie Moonves, ceo di Cbs Corporation, e Kevin Tsujihara, a capo della Time Warner.
Un incontro che sarebbe durato circa un’ora e che sarebbe avvenuto dopo che Obama aveva visitato il “DreamWorks Animation campus” a Glendale, in California.
Durante l’incontro il presidente avrebbe incoraggiato I vertici delle major a trovare un punto d’accordo con i giganti della tecnologia, e avrebbe offerto il supporto della sua amministrazione per costruire un ponte tra i due settori.
I problemi sarebbero iniziati l’anno scorso, ricostruiscono sul Wsj, quando I rappresentanti del settore commercial delle major, la “Motion Picture Association of America”, aveva provato senza successo a sollecitare il Congresso ad approvare un paio di leggi contro la pirateria che erano invece state condannate dai rappresentanti della Silicon valley.
Anche se per il momento non ci sono azioni legislative all’orizzonte – ricostruisce il Wall Street Journal – una delle priorità più importanti per I produttori di Los Angeles è di ottenere che i motori di ricerca non pubblichino più i link ai siti web che offrono contenuti pirata in streaming. Le major chiedono inoltre provvedimenti specifici negli accordi sul commercio in discussione, e in particolare all’interno della cosiddetta “Trans Pacific Partnership”, l’accordo sul libero scambio con la Cina che è ormai in dirittura d’arrivo, per ottenere che anche gli altri Paesi si impegnino a proteggere la proprietà intellettuale con metodi e standard simili a quelli adottati negli Stati Uniti.