Resta alta l’attenzione sulla direttiva sul copyright in vista del voto, atteso per il 12 settembre al Parlamento europeo. Nasce Europe for creators, movimento composto da cittadini, creativi e quasi 250 organizzazioni a sostegno della Direttiva Europea per il copyright, la cosiddetta Direttiva Barnier. Obiettivo, spiegano gli organizzatori, “cercare di correggere la disinformazione imperante” e “invitare cittadini e decision maker a partecipare al dibattito e a far sentire la propria voce”.
“Le potenze economiche digitali continuano a trarre profitto mentre gli artisti lottano per arrivare a fine mese – sottolinea Véronique Desbrosses, direttore generale dell’European Grouping of Societies of Authors and Composers (GESAC) -. L’equilibrio tra i ricavi generati dalle piattaforme di Internet e il denaro che queste danno ai creatori, responsabili del loro successo, è completamente sbilanciato” . Diversi i temi sui i quali il movimento vuole fare chiarezza, dalla Creatività (“il dibattito attuale si è concentrato sui “meme” e sulle “Gif”, ma queste forme di espressione creativa sono già protette dalla legislazione esistente e non saranno interessate dalla nuova Direttiva”) alla Trasparenza (“Gli accordi di remunerazione che le piattaforme Internet hanno raggiunto con i creatori di contenuti sono poco trasparenti”) fino alla necessità di una Parità di trattamento (“le piattaforme di streaming gratuito retribuiscono i propri creatori di contenuti 10 volte meno rispetto all’abbonamento pagato dai propri utenti”).
“L’industria creativa e della cultura nell’Unione Europea vale 536 miliardi di euro all’anno, più della somma del fatturato prodotto dal settore dell’automotive e delle telecomunicazioni e offre lavoro a 12 milioni di persone. Abbiamo arricchito la vita degli europei e ora stiamo chiedendo all’Europa un’azione concreta” ha aggiunto Desbrosses.
Quello di oggi, sottolineano gli organizzatori, è solo il primo passo di una mobilitazione di massa a sostegno della Direttiva. Nelle prossime settimane il gruppo “unirà organizzazioni e sostenitori così come motiverà anche i cittadini di tutta Europa per coinvolgere gli Eurodeputati nella lotta per i diritti di tutti i creatori di contenuti. Tra le prime azioni in campo, l’invio di una lettera aperta che a tutti i membri del Parlamento Europeo; Dibattiti in tutta Europa il 5 settembre per dare ai cittadini, agli artisti e ai creatori di contenuto informazioni più specifiche ed altri eventi organizzati nelle diverse città europee prima del 12 settembre. Il movimento ha lanciato un sito web e un account su Twitter.
Nei giorni scorsi gli editori europei hanno inviato una lettera appello agli eurodeputati per tentare di correggere l’attuale situazione che permette ai giganti di internet come Facebook, Google, Amazon e Apple di “saccheggiare” le pagine web dei media indipendenti per poi rilanciare liberamente sui propri siti notizie e contenuti.
Una pratica costante, che genera importanti entrate pubblicitarie a favore dei colossi della Silicon Valley ma rischia di mettere in serie difficoltà agenzie e testate on line. Per questo gli editori si sono schierati a favore della riforma (che ha raccolto adesioni anche del mondo del cinema, della musica e più in generale dei creatori di contenuti di tutto il mondo). Fortissima, invece, l’opposizione sia da parte dei giganti del web che degli attivisti delle libertà su internet.