La disputa brevettuale contro Blackberry costerà a Qualcomm 940 milioni di dollari. È questa la cifra precisa che dovrà uscire entro fine mese dalla casse del colosso dei chip per chiudere definitivamente la battaglia legale, chiusa poco più di un mese fa con la fine dell’arbitrato. La compagnia americana era stata condannata a risarcire la società canadese per aver chiesto più denaro di quanto potesse fare per lo sfruttamento della sua proprietà intellettuale. L’arbitrato, relativo al periodo 2010-2015, aveva quantificato l’assegno risarcitorio in 814,9 milioni di dollari, ma questa cifra non comprendeva ancora le spese legali e gli interessi. Il conto totale è dunque salito di 116 milioni, portando l’assegno vicino a quota 1 miliardo.
“BlackBerry e Qualcomm hanno un rapporto che dura da tempo e continueranno a essere partner tecnologici – aveva commentato John Chen, amministratore delegato del gruppo canadese, spiegando che la società punta comunque “a collaborare con Qualcomm sui temi della sicurezza”. I brevetti stanno creando dei grossi problemi al management di Qualcomm, che ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio 2017 con un utile in discesa del 36%, proprio a causa della guerra sul copyright.
Sulla strategia futura, ha spiegato la società durante la presentazione dei conti, pesa anche l’incertezza nei rapporti di fornitura con Apple, che ha avviato una battaglia contro Qualcomm chiedendo un risarcimento di 1 miliardo di dollari per abuso di potere di mercato attraverso pratiche anticoncorrenziali sulla licenza di brevetti essenziali.