Google scende in campo per affrontare l’emergenza Coronavirus. BigG ha sviluppato un sito nazionale – sarà online da stasera – per rispondere alle domande degli americani sull’epidemia e un secondo sito su cui eseguire uno screening a distanza e avere indicazioni per fare i test. Quest’ultimo al momento è attivo solo per la Bay Area di San Francisco e non per tutti gli Stati Uniti, come aveva annunciato il presidente Donald Trump venerdì scorso.
I progetti sono stati illustrati dal ceo di Alphabet e di Google Sundar Pichai.
Il primo portale è frutto della collaborazione con il governo Usa: conterrà consigli per la prevenzione, link a fonti autorevoli come l’Oms e una serie di risorse per cittadini, insegnanti e imprese.
Un progetto diverso è invece quello sviluppato da Verily, società di Alphabet, – insieme allo Stato della California e alle autorità sanitarie. Si tratta di un sito, appena andato online, su cui è possibile fare una sorta di triage. Se si viene valutati a rischio di aver contratto il virus, e quindi idonei per il test, si è indirizzati nel luogo in cui farlo, ricevendo poi risposta via mail.
Il progetto richiama quello di cui ha parlato Trump nella conferenza di venerdì ma, diversamente da quanto il presidente Usa avesse lasciato intendere, riguarda solo l’area di San Francisco e non tutti gli Usa. “Verily è nelle prime fasi di questo programma pilota”, sottolinea infatti Pichai, anche se “il piano è di estenderlo nel tempo ad altre località”.
Accanto a questo, il Ceo ha evidenziato che nei prodotti di Google – dal motore di ricerca a YouTube e alle Mappe – si promuove un’informazione corretta sul virus, mentre vengono eliminate le fake news.