Alibaba ha sviluppato un sistema di intelligenza artificiale per diagnosticare i sintomi del Covid-19 con un tasso di accuratezza superiore al 90%. Secondo quanto riportato da Nikkei Asian Review, il colosso cinese afferma che i nuovi algoritmi sono in grado di analizzare in tempi rapidissimi le scansioni tomografiche dei petti dei pazienti e di distinguere l’infezione da coronavirus rispetto alle polmoniti virali nel 96% dei casi. Nello specifico, all’intelligenza artificiale bastano 20 secondi per emettere una diagnosi: gli esseri umani impiegano generalmente circa 15 minuti per diagnosticare la malattia in quanto ci possono essere fino a 300 immagini da valutare.
La piattaforma subito in campo negli ospedali cinesi
Il nuovo sistema di diagnosi è stato già testato negli ospedali cinesi e da domenica scorsa è in funzione nella struttura di Qiboshan, a Zhengzhou, nella provincia di Henan, creato sul modello dell’ospedale di Xiaotangshan di Pechino, edificato nel 2003 per fronteggiare un’emergenza simile, quella della Sars. Secondo i media asiatici, la soluzione di Alibaba sarà adottata a breve in più di cento ospedali della dell’Hubei, la provincia dove è stato identificato il primo focolaio. La piattaforma, addestrata su immagini e dati provenienti da 5 mila casi confermati di coronavirus, non è l’unica a offrire queste performance: la società specializzata nel settore dell’Healthcare Ping An ha recentemente annunciato un sistema dalle caratteristiche simili. Geoff Kau, co-presidente e direttore generale della divisione Smart City del gruppo, ha spiegato che “sin dal suo lancio, il sistema intelligente di lettura delle immagini ha fornito servizi a oltre 1.500 istituti medici. Più di 5 mila pazienti hanno ricevuto gratuitamente servizi intelligenti di lettura delle immagini. La piattaforma può generare risultati di analisi in circa 15 secondi, con un tasso di precisione superiore al 90%”.
La diffusione di queste soluzioni dovrebbe consentire un notevole miglioramento nelle attività di supervisione dell’andamento del contagio, visto che dal 5 febbraio il sistema sanitario cinese prevede l’uso della Tac in aggiunta al metodo di test dell’acido nucleico per garantire una maggiore efficacia nell’individuazione dell’infezione.