SCENARI

Coronavirus, l’e-commerce cresce ma non brilla: gli analisti tagliano le stime 2020

Dopo il boom nella fase di lockdown lo shopping online subisce una frenata soprattutto in India e Cina anche se l’Asia-Pacifico resta la regione dominante. Nord America ed Europa occidentale a grande distanza

Pubblicato il 24 Giu 2020

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Le misure di lockdown adottate per arginare i contagi da Covid-19 in molti paesi del mondo hanno rilanciato gli acquisti online, ma il boom dell’e-commerce non sarà comunque in linea con le attese degli analisti e non interesserà in ugual misura tutte le regioni. Lo scrive eMarketer nel suo nuovo report “Global Ecommerce 2020”.

Secondo lo studio l’incremento globale delle vendite al dettaglio online sarà del 16,5% contro il 18,4% previsto prima del coronavirus e contro il 20,2% del 2019. La società di ricerche stima un volume totale di vendite e-commerce del valore di 3.914 miliardi di dollari quest’anno. In quasi tutti i paesi si registrerà una crescita, ma due dei maggiori mercati, India e Cina, rallenteranno in misura significativa rispetto agli scorsi anni.

In fumo 191 miliardi di dollari di vendite online

Prima del Covid-19 eMarketer aveva previsto che le vendite globali al dettaglio avrebbero registrato una crescita del 4,4% per un valore di 26.460 miliardi di dollari nel 2020. Per l’e-commerce era previsto, appunto, un incremento del 18,4% per un volume d’affari di 4.105 miliardi di dollari. Alla luce della crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria, eMarketer ha rivisto le sue stime e ha tagliato di due punti percentuali le stime sull’e-commerce. In pratica, saranno perse vendite per 190,79 miliardi di dollari su scala globale rispetto a quanto precedentemente calcolato. Va peggio per il mercato retail generale: la società di ricerche ha ridotto di oltre 10 punti le stime sulla crescita, andando in territorio negativo.

Il dominio dell’Asia-Pacifico

I paesi dove l’e-commerce continuerà a conoscere una forte espansione sono Filippine, Malesia e Spagna, con tassi di crescita di oltre il 20% quest’anno. Ciascuno di questi paesi è stato duramente colpito dal coronavirus e il ricorso agli acquisti online è stato massiccio. Il boom è destinato a restare e il tasso di crescita previsto rappresenta una notevole accelerazione rispetto al 2019.

A livello regionale, guidano l’espansione l’Asia-Pacifico e il Nord America, sia per il retail in generale che per il retail online, ma con numeri ben diversi. L‘Asia-Pacifico rappresenterà il 42,3% delle vendite al dettaglio globali, il Nord America il 22,9% e l’Europa occidentale il 16,2%. Nell’e-commerce il dominio della Cina fa sì che il colosso asiatico accentri il 62,6% (2.090 miliardi di dollari) di tutte le vendite digitali che saranno effettuate in Asia-Pacifico (2.448 miliardi di dollari complessivi). Nord America e Europa occidentale seguono a notevole distanza, prendendosi rispettivamente il 19,1% (749 miliardi) e il 12,7% (498 miliardi) della torta dell’e-commerce globale.

Usa e Cina sono i giganti dell’e-commerce che fanno da ago della bilancia per l’andamento dell’intero settore su scala mondiale, conclude eMarketer. Tuttavia la Cina sta rallentando rispetto agli scorsi anni e determina in gran parte la revisione al ribasso delle previsioni di crescita per il comparto.

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