Affiorò online una parola desueta, iconodulia, mentre rinfrescavo le memorie su “Nicea II”, il concilio che sconfisse gli iconoclasti, aprendo le menti dei cattolici al futuro, non senza i secolari tormenti tuttora rinfocolanti, mentre Francesco lambicca delicate alchimie religiose, politiche e diplomatiche, speriamo pacificanti.
Gli esiti del Nicea II rifulsero nell’esplosione del Rinascimento, altrimenti chissà quanto e come indirizzata. D’altro canto la separazione fra occidente e oriente, culturale prima che politica, radicò dal Nicea II, marcando la separazione fra mondo cristiano (poi giudaico-cristiano) e islam.
Torniamo al lemma iconodulia, assente nel dizionario Treccani online, che ospita solo “iconodulo”, correttamente definito: “chi difese il culto delle immagini sacre durante le lotte dell’iconoclastia”. Nel dizionario di Garzanti online invece esiste: “culto esagerato delle immagini sacre”. Però, l’ignoto estensore, aggiungendo “esagerato” non s’è avveduto di schierarsi con gli iconoclasti in maniera alquanto netta. Forse ne fu attratto dacché “iconoclasta” divenne sinonimo di anticonformista, incurante dell’etimologia. Non di meno l’esagerazione, attribuita all’iconodulo, sarebbe peccatuccio veniale, se non arrivasse attraverso l’invincibile nemico degli iconoclasti, lo schermo del computer, il dio trionfante sui più aspri nemici delle immagini, da Bisanzio a Istanbul, senza escludere Gerusalemme. Nicea II era dunque nel giusto. Eppure è curioso: nonostante fiumi di hi-tech, a lenire le umane contraddizioni, le reciproche ostilità allignano, per riaffiorare proprio dalla parte che reputavi più sana, hi-tech. In guardia!