IL PROGETTO

CoSSmic, a Caserta prove di Smart energy per l’Europa

La sperimentazione si svolgerà in Campania e a Costanza, in Germania. Al progetto parteciperà anche la Seconda università degli studi di Napoli, che svilupperà una piattaforma informativa per ottimizzare l’uso dell’energia

Pubblicato il 07 Ott 2013

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Saranno Costanza, in Germania, e la Provincia di Caserta le due aree in cui si proverà la fattibilità del progetto CoSSmic, che ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie Ict innovative per facilitare la condivisione delle energie rinnovabili. Al progetto, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito della Call Smart cities del settimo programma quadro per l’information and communication technology, parteciperà la seconda università degli Studi di Napoli, con il coordinamento del professor Beniamino Di Martino.

Il quadro in cui CoSSmic si inserisce è quello delle tecnologie avanzate per le smart cities e in particolare per la smart energy. “Quando si prendono in considerazione sorgenti di energia, come ad esempio quella solare – affermano da CoSSmic – spesso le persone non guardano direttamente ai benefici del loro investimento. Infatti, mentre il sole sta splendendo e quindi potrebbe produrre elettricità per le loro case, essi sono al lavoro e non potrebbero comunque usufruirne, mentre la sera, quando hanno bisogno di energia (per lavatrici, luci, computer), il pannello solare non ne produce più. Ricerche hanno dimostrato che mentre in teoria le case possono essere autosufficienti grazie all’energia che i pannelli solari producono, sarebbe comunque richiesta una elevata (e costosa) capacità di immagazzinamento per realizzare tutto questo”. “Con sistemi di controllo e di gestione intelligenti – spiegano – diversi tipi di edifici (per esempio un insieme di case, aziende e scuole) potrebbero essere connessi in modo tale da poter usare più della propria energia rinnovabile all’interno della comunità. Per esempio, se un vicino non usa la sua auto elettrica per un giorno, la sua batteria potrebbe essere utilizzata per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari sul tetto di un altro vicino”.

Insieme all’ateneo campano CoSSmic coinvolgerà altri 8 partner da 4 paesi europei: Sintef (Norvegia) coordinatore del progetto, l’International Solar Energy Research Center Konstanz (Germania), la città di Konstanz (Germania), la Provincia di Caserta (Italia), la Norges Teknisk-Naturvitenskapelige Universitet (Norvegia), la Sunny Solartechnik GmbH (Germania), la Boukje.com Consulting BV (Olanda) e l’Universitetet di Oslo (Norvegia). Il totale del finanziamento per il progetto, che sarà presentato il 9 ottobre nella salal consiliare della Provincia di Caserta, è di 4,26 milioni di euro. Le attività si svolgeranno dall’Ottobre 2013 al settembre 2016.

Nello specifico la Seconda università degli studi di Napoli svilupperà in questo contesto una piattaforma basata su tecnologie informatiche intelligenti per ottimizzare l’uso dell’energia, evitando sprechi e aumentando l’autoconsumo. A definire i modelli di comportamento delle micro-reti intelligenti sarà l’Università di Oslo, che si occuperà anche di monitorare la soddisfazione degli utenti e il miglioramento delle prestazioni globali della rete elettrica.

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