Costa 25 dollari ed è grande come una chiavetta Usb Raspberry Pi,
computer minimalista che punta ad allevare una nuova generazione di
informatici. Sviluppato in Inghilterra da un team di informatici
guidati da David Braben, il prototipo gira su Linux, è dotato di
processore Arm700Mhz e 128 Mgb di SdRam. Ha una porta Usb 2.0 da un
lato per la tastiera e una Hdmi dall'altro con cui si può
connettere alla tv o a qualunque display.
Una via di mezzo tra i kit degli anni '70 e '80 e il One
Laptop per Child di Nicholas Negroponte, il Raspberry Pi – dovrebbe
essere lanciato entro un anno – è pensato per guadagnare una nuova
leva di "creativi" dell'informatica. Braben, che è
sia a capo della società non profit Raspberry sia Ceo della
Frontier Developments, azienda di sviluppo di giochi, parte da una
premessa: nelle scuole si insegna informatica solo come strumento
di lavoro. Per lo più, come elaborare un foglio di calcolo o una
presentazione in Power Point. Nessuno spazio, però,
all'informatica vera, quella "creativa". Per questo i
destinatari del Raspberry sono i bambini, anche piccolissimi, che
non hanno accesso al computer di casa. Con il micro-pc potranno
"pasticciare", costruire, provare.