Il commercio elettronico ha vissuto un momento di crescita sostanziale durante l’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19, ma l’abitudine agli acquisti online rimarrà per il 59% degli italiani anche dopo che l’emergenza sarà passata. A evidenziarlo è una ricerca pubblicata da Izi in collaborazione con Comin&Partners, da cui emerge che l’e-commerce sta vivendo negli ultimi mesi una fase di crescita vicina al 20%, con i consumatori che sono sempre più spesso portati a preferire l’online rispetto agli acquisti nei punti vendita fisici. Il sondaggio è stato effettuato su un campione di residenti in Italia di 1.037 persone tra il 6 e il 9 ottobre 2020, intervistate in modalità Cati-Cawi e stratificate con ponderazione vincolata per sesso, classi d’età, regione di residenza.
Stando ai risultati della survey, inoltre, il 68% dei nostri connazionali effettuerà online lo stesso volume di acquisti che effettua oggi, soprattutto nei settori in cui le vendite su Internet sono aumentate di più durante la pandemia: libri (+29%), elettronica ed elettrodomestici (+25%), ma anche abbigliamento. Se infatti prima dell’emergenza l’85% degli italiani acquistava capi di vestiario utilizzando i punti vendita fisici, oggi questa percentuale è scesa al 64%.
Se così per il futuro emerge dalla ricerca la necessità di ripensare il modello a cui siamo stati abituati finora del retail, dall’altrro l’e-commerce emerge come uno dei settori che saranno in grado di dare una spinta decisa alla ripresa dei consumi.
Per il 68% del campione infatti il volume di acquisti, pur in presenza di un cambiamento dei canali, rimarrà invariata, mentre per il 21% sarà destinata a diminuire e soltanto l’11% prevede che possa aumentare. Se inoltre come dicevamo per il 59% degli italiani gli acquisti online rimarranno invariati rispetto a oggi, per il 32% aumenteranno, mentre soltanto il 9% el campione afferma che una volta lasciatasi alle spalle la pandemia vorrà fare più acquisti andando personalmente nei nogozi.
La conclusione della ricerca è quindi che il Covid-19 abbia contribuito all’accelerazione di un processo di digitalizzazione che in ogni caso era già in corso e che per il futuro potrebbe essere fondamentale per sostenere il rilancio economico del Paese e del settore del commercio.