LO STUDIO

Cresce il turismo in Piemonte, parola di big data

Lo studio realizzato da Vodafone e Sviluppo Piemonte Turismo: 1,7 milioni di visitatori italiani transitati in Piemonte tra maggio e ottobre 2015. Svizzera, Francia e Germania i principali paesi di provenienza degli stranieri

Pubblicato il 29 Mar 2016

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Sono stati oltre 1,7 milioni i turisti italiani che hanno visitato il Piemonte tra maggio e ottobre 2015. Lombardia e Liguria sono le regioni da cui è arrivato il maggior numero di visitatori, seguite da Emilia Romagna, Lazio e Veneto. In concomitanza con il semestre dell’Expo 2015, Svizzera, Francia e Germania sono stati i principali paesi di provenienza dei turisti stranieri in Piemonte, totalizzando insieme circa il 50% dei flussi (permanenze superiori a 24 ore e inferiori a 30 giorni). La maggioranza degli stranieri si è fermata in Piemonte per meno di 3 giorni, mentre gli italiani sono rimasti fino a 4 giorni. La fruizione del territorio varia considerevolmente a seconda della provenienza dei turisti, con una tendenza marcata a definire aree di fruizione specifiche trasversali a quelle rappresentate dalle ATL (11 per gli stranieri, 15 per gli italiani). Torino è la meta principale dei flussi turistici regionali, in particolare di quelli provenienti dall’estero: il 45% degli stranieri che visitano Torino, passano nel capoluogo piemontese i due terzi del proprio tempo in Italia.

Sono questi alcuni dei risultati che emergono dal primo studio realizzato in Italia sui flussi turistici attraverso i “Big Data”. E’ in quest’ottica che Sviluppo Piemonte Turismo e Vodafone Italia, in collaborazione con CS Research/Università di Salisburgo, hanno analizzato il settore del turismo regionale nel periodo da maggio a ottobre 2015, utilizzando i dati di traffico della rete mobile di Vodafone. Aggregate e anonimizzate, queste informazioni sono state elaborate attraverso appositi algoritmi e coefficienti statistici, al fine di fornire una visione puntuale del comportamento complessivo dei turisti in Piemonte.

Lo studio ha lo scopo di contribuire a dare completezza agli strumenti già a disposizione della Regione per il monitoraggio dei flussi turistici, sfruttando le nuove tecnologie per favorire una visione sempre più accurata delle potenzialità del territorio. Ciò è reso possibile anche dalla capillarità della rete mobile di Vodafone, che in Piemonte raggiunge oggi il 95% della popolazione con il 4G, per un totale di circa 800 comuni coperti dal servizio.

I turisti italiani

Ammontano a 1,7 milioni gli Italiani che hanno visitato il Piemonte durante il semestre di Expo. Nel 73% dei casi, la permanenza registrata è di 2-3 giorni, che si allunga significativamente nel mese di agosto e raggiunge il picco massimo, con un raddoppio delle presenze, a Ferragosto. Tra maggio e ottobre 2015 circa il 30% dei turisti italiani ha visitato il Piemonte più di una volta. I flussi sono legati alla prossimità geografica: la principale regione di provenienza è la Lombardia con il 43% delle presenze, seguita dalla Liguria (23%) e, a pari merito, da Emilia Romagna, Lazio e Veneto (5%). Andando ad analizzare i comuni da cui provengono i visitatori italiani, lo scenario risulta frammentato: il podio spetta a Milano (14%), seguita da Genova (13%) e Roma (4%). A livello di affluenze nei singoli comuni piemontesi, le proporzioni cambiano significativamente da città a città. I milanesi sono i principali visitatori delle città di Torino (11% del totale visitatori italiani, seguiti dai romani con il 9% della quota), di Verbania (25%), di Novara (20%), Vercelli (14%) e Biella (18%). I genovesi sono primi a Cuneo (23%), Alessandria (17%) e Asti (12%). Il principio della prossimità si riflette anche sull’andamento settimanale, che vede quasi un raddoppio delle presenze nei giorni festivi per regioni quali la Lombardia e la Liguria.

I turisti stranieri

Dai risultati delle rilevazioni emerge che i turisti stranieri in regione hanno avuto una permanenza media inferiore ai 3 giorni (77% dei casi). L’andamento delle presenze è stagionale, ma molto meno marcato rispetto agli italiani, con dei picchi nei mesi di luglio e agosto. Il primato per numero di visitatori spetta alla Svizzera, che pesa per il 20% del totale degli stranieri, poco al di sopra della Francia (18%). A livello di presenze nelle città, svizzeri e tedeschi, con quote simili, rappresentano circa il 50% dei visitatori di Verbania. I Francesi prevalgono a Cuneo (46%) e Torino (18%). I tedeschi concentrano le proprie presenze a Novara (16%) e ad Alessandria (14%). Primi fuori dal podio appaiono i visitatori provenienti dalla Romania (5%), dall’Olanda (5%) e dal Belgio (4%). Torino è la meta principale dei flussi turistici esteri: il 45% degli stranieri che visitano Torino dedicano al capoluogo piemontese circa il 66% del tempo trascorso in Italia.

I flussi turistici

I turisti stranieri raggiungono il Piemonte prevalentemente via terra dai valichi di Svizzera e Francia. Molto inferiori sono le provenienze da Nord-Est così come gli arrivi dagli aeroporti. L’analisi ha preso in considerazione le relazioni tra le principali città della regione rispetto alle abitudini di fruizione del territorio dei visitatori. Dai risultati emerge che gli stranieri che vengono a Torino visitano anche Novara, Asti e Alessandria. Gli Italiani mostrano un comportamento analogo, unica differenza è che dopo Torino la prima città meta di visita è Asti, a seguire Novara e Alessandria. Verbania e Biella emergono invece come destinazioni puntuali: i turisti che giungono in queste città tendono a trascorrere sul territorio dei rispettivi comuni il loro tempo di visita, limitando le visite in altre città.

Il movimento degli stranieri identifica tre macro direttrici: la prima collega la Francia con Torino, Vercelli e Novara; la seconda collega la Francia con Torino, Asti e Alessandria, mentre la terza collega la Svizzera con la zona di Verbania e del Lago Maggiore. I flussi dei visitatori italiani sono simili, ma si estendono a ovest fino a Torino ed evidenziando maggiormente la zona a sud di Alessandria e ad est di Cuneo. I flussi degli italiani hanno anche una forte caratterizzazione regionale. Per i lombardi, ad esempio, si sviluppano prevalentemente sulla direttrice Novara-Torino mentre per i romani si sviluppano a raggiera attorno a Torino.

La fruizione del territorio

La fruizione del territorio da parte dei turisti varia considerevolmente a seconda della provenienza, anche se lo studio evidenzia una tendenza marcata da parte dei visitati a definire delle aree di fruizione del territorio trasversali a quelle rappresentate dalle ATL. Dalle analisi sui flussi del traffico della rete mobile, il turismo straniero si sviluppa secondo 11 partizioni territoriali (15 se consideriamo i visitatori italiani) rispetto alle 9 ATL in cui è divisa attualmente la regione. Ogni partizione ha un elevato grado di coerenza, nel senso che i viaggiatori tendono a rimanere principalmente in queste zone omogenee. In generale, tutti coloro che tornano in Piemonte tendono a visitare le stesse aree oggetto delle precedenti visite, evidenziando una forte fidelizzazione territoriale, sia per gli italiani che per gli stranieri.

Vodafone ha fatto sapere che questo tipo di rilevazioni saranno “esportate” anche in altre regioni. L’obiettivo è fare una mappatura dei flussi turistici a livello nazionale.

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