L’Europa dà finalmente il via libera al piano Crescita digitale. “Al termine di un percorso che ha visto la collaborazione dell’Agenzia per l’Italia Digitale, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri – fa sapere Agid – la Commissione Europea ha approvato il documento strategico Crescita digitale, confermando la soddisfazione della condizionalità ex-ante 2.1″. Si tratta del pre-requisito per la spesa dei fondi, che garantisce la sussistenza di condizioni programmatiche, regolatorie, di pianificazione e strumentazione operativa, necessarie ad assicurare l’efficacia degli investimenti.
Questo passaggio apre, in pratica, la strada all’utilizzo di circa 1 miliardo e 200 milioni di fondi strutturali europei destinati da amministrazioni centrali al raggiungimento dell’obiettivo Agenda Digitale (Obiettivo Tematico 2 delle politiche di coesione a sostegno della crescita per il periodo 2014-2020), che si aggiungono alle altre risorse messe in campo per l’attuazione della Strategia, per un valore complessivo che supera i 4,5 miliardi.
A questi vanno aggiunti 338,5 milioni nei bilanci regionali destinati a sanità digitale, competenze digitali e smart city. Ulteriori 700 milioni per la crescita digitale sono “attestate” su 7 piani operativi nazionali (Pon).
Per arrivare ai 4,6 miliardi di euro, a quanto si legge nella nuova versione del Crescita digitale, le altri risorse arriveranno da altri piani operativi regionali 2014-2020, riguardanti diversi “obiettivi tematici” europei.
Entrando nel dettaglio delle risorse, il piano prevede che per la realizzazione del Sistema pubblico di connettività e il WiFi pubblico in tutti gli uffici della PA siano necessari 1,4 miliardi; per la Sanità digitale 740 milioni; per la razionalizzazione del patrimonio IT della PA 650 milioni; per Italia Login 350 milioni; per le Smart City 420 milioni; per la Scuola digitale 350 milioni, per Spid (Sistema pubblico di identità digitale, che procede a rilento) 45 milioni di euro; per l’Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente, che sembra in stallo) 74 milioni.
Con lo sblocco dei fondi strutturali il neo commissario all’Agenda digitale Diego Piacentini ha a disposizione tutte le risorse per fare l’Italia digitale, in coordinamento con l’Agenzia per l’Italia digitale.
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Sul tema del nuovo Cad Carlo Mochi Sismondi di Fpa curerà un webinar il 24 ottobre.