Le Coding Girls diventano un’associazione per la valorizzazione dei talenti femminili nel campo delle Steam. Tra i punti di forza l’effetto moltiplicatore della formazione alla pari e lo sviluppo di una e-leadership al femminile. L’annuncio in occasione dell’European Coding Week che vede la partecipazione Fondazione Mondo Digitale, Ambasciata Usa e Microsoft Italia.
Per i laureati italiani in materie tecnico-scientifiche il tasso di occupazione è superiore al 90% (Almalaurea, 2017), eppure nel 2015 il 39% dei giovani ha conseguito un titolo di studio in facoltà umanistiche e sociali (Education at a glance, 2017). Il quadro è più critico se si guarda al numero di donne impiegate nel settore ICT in tutto il mondo, il 20% secondo gli esperti Ocse. Un gender gap non solo quantitativo ma anche qualitativo (solo il 15% ricopre posizioni manageriali), difficile da colmare. I paesi emergenti sembrano recuperare più rapidamente rispetto alle economie più avanzate: in Estonia le donne nell’informatica sono tante quante gli uomini, in Italia solo una su tre, mentre in America il loro numero è andato drasticamente diminuendo negli anni, tanto che la Casa Bianca ha annunciato un impegno di 200 milioni di dollari all’anno per l’istruzione informatica in tutte le scuole.
Sono più di 60 le studentesse più talentuose che, dopo essersi allenate alla Summer School di Coding Girls, appassioneranno al coding e al pensiero aperto 4.000 coetanee e compagne più giovani. Guidate dall’americana Emily Thomforde, Code Educator and Science Technology Engineering Art and Mathematics (STEAM) Specialist, dal 6 al 17 novembre saranno protagoniste di una staffetta formativa itinerante che coinvolgerà le studentesse di 20 scuole di Milano, Roma, Napoli e Catania. Le ragazze si sfideranno in quattro hackathon regionali. Poi ancora allenamenti locali, diffusi e intensivi, per le ragazze che vogliono diventare tutor, con sessioni formative mensili.