Deutsche Börse si posiziona da protagonista sul promettente mercato istituzionale per i cripto-asset con il lancio della Deutsche Börse Digital exchange (Dbdx), una piattaforma crypto spot per clienti istituzionali che offre un ecosistema sicuro e totalmente regolamentato per il trading, la liquidazione e la custodia di asset crittografici. Si tratta di un unico punto di accesso che copre tutta la catena del valore e che sfrutta la connettività esistente per i partecipanti al mercato.
“La nostra soluzione è un’innovazione storica per gli ecosistemi digitali. Miriamo a fornire operazioni di mercato affidabili per le criptovalute, garantendo trasparenza, sicurezza e conformità per i clienti istituzionali in Europa. Questo migliora l’integrità e la sicurezza del mercato”, ha detto Carlo Kölzer, Head of Fx Digital assets di Deutsche Börse.
Inizialmente lo scambio sul Dbdx avrà luogo su una base Request for Quote (RfQ) per poi arrivare al trading multilaterale. Deutsche Börse gestisce la parte del trading, mentre il partner Crypto finance (Deutschland) fornirà servizi di liquidazione e custodia.
“Crypto finance, con le sue capacità native digitali nel trading, settlement e custody per le criptovalute, sarà una parte fondamentale della catena del valore”, ha indicato Kölzer. “Questo è un primo passo verso la realizzazione dell’obiettivo di Deutsche Börse, all’interno della strategia Horizon 2026, di giocare un ruolo di primo piano nella digitalizzazione delle varie classi di attività”.
Il “ritorno” del bitcoin, vicino ai 70mila dollari
Il momento per le criptovalute è favorevole: il bitcoin continua a restare intorno alla soglia di 67 mila dollari, in crescita del 3,03% nelle ultime 24 ore. Performance positiva anche per Ethereum che guadagna il 6,42% a 3.719 dollari.
Il bitcoin, rileva Simon Peters, crypto markets analyst di eToro, “continua la sua corsa al rialzo ed è ora scambiato ai massimi storici contro le principali valute come l’euro, la sterlina, il dollaro australiano, canadese e neozelandese e lo yen giapponese”. Per l’analista, “se il prezzo continua a seguire la traiettoria attuale, è possibile che entro la settimana si raggiungano i 69.000 dollari e un nuovo massimo storico rispetto al dollaro Usa”.
La forza che spinge i prezzi, sottolinea Peters, rimane “l’Etf bitcoin spot, che continua ad acquistare bitcoin in quantità significative. La quantità giornaliera acquistata è attualmente pari a 10 volte la nuova emissione giornaliera di bitcoin che viene messa in circolazione: la domanda sta rapidamente superando l’offerta. Inoltre, le metriche on-chain che misurano le riserve sugli exchange, ossia il numero totale di bitcoin detenuti negli scambi di criptovalute, continuano a diminuire, con un calo dello 0,25% negli ultimi sette giorni. Un calo delle riserve è generalmente percepito come positivo per i prezzi dei bitcoin, in quanto indica una pressione di vendita potenzialmente inferiore”.
L’impatto degli Etf spot sulle criptovalute
Il 2024 della critto-finanza si è aperto con l’approvazione degli Etf spot su bitcoin da parte della Sec. Lo scorso 10 gennaio, infatti, l’autorità di Borsa americana, guidata da Gary Gensler, ha dato il “via libera” a tutte le richieste di approvazione di Etf spot su Bitcoin provenienti dalle principali case di investimento.
“L’azione della Commissione si limita agli Etf che detengono una commodity non sicura, il bitcoin. Non deve in alcun modo indicare la volontà della Commissione di approvare standard di quotazione per i titoli delle criptovalute”, ha affermato Gensler a gennaio. “Né l’approvazione segnala alcunché in merito alle opinioni della Commissione sullo status di altri asset cripto secondo le leggi federali sui titoli o sull’attuale stato di non conformità di alcuni partecipanti al mercato degli asset cripto con le leggi federali sui titoli. Come ho detto in passato, e senza pregiudicare alcun asset crittografico, la stragrande maggioranza degli asset crittografici sono contratti d’investimento e quindi soggetti alle leggi federali sui titoli”.
Ma, nonostante tutti gli appelli alla cautela, il via libera agli Etf rilasciato dalla Sec ha spinto in alto le quotazioni delle criptovalute, anche perché gli Etf spot su bitcoin rappresentano l’unico modo per diversi investitori istituzionali (e per gli investitori più “tradizionali”) per avere una esposizione a questa categoria di asset. Gli analisti si attendono che l’afflusso di liquidità sarà significativo nel prossimo futuro.