Dopo la “succursale” italiana di Binance, forse la più famosa piattaforma di investimento in criptovalute, anche la tedesca Trade Republic ha annunciato ieri di aver completato la registrazione come operatore di criptovalute in Italia, dopo aver ricevuto il via libera dalla Consob, e circa otto mesi dopo che aveva iniziato a offrire alcuni servizi nel Belpaese. Trade Republic offre la possibilità di investire anche in azioni, derivati, fondi, ed ha recentemente lanciato i propri servizi anche in Spagna.
Lo scorso febbraio il ministero dell’Economia italiano, per proteggere i risparmiatori, ha creato un nuovo registro speciale, assieme all’autorità di regolamentazione dei broker, cioè l’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (Oam), per mappare e registrare tutti gli operatori di criptovalute che abbiano una presenza stabile nel paese, a condizione di rispondere a certi requisiti di conformità. Una tendenza che cresce sempre di più a livello globale, vista la crescente popolarità di queste piattaforme e dei crypto asset.
Necessario regolare un mercato opaco
Il nodo centrale è come regolare il mercato, nel quale allo stato attuale regna l’opacità, e come proteggere i consumatori, la stabilità del sistema finanziario e come monitorare l’uso illecito delle monete digitali (ad esempio per attività di riciclaggio). Solo lunedì scorso anche l’exchange americano Coinbase Global aveva annunciato a sua volta di aver ufficialmente superato i requisiti richiesti dall‘Oam per potersi registrare in Italia.