Criptovalute ancora nel mirino della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Secondo il presidente della Sec, Gary Gensler, l’autorità è al lavoro per ottenere la corretta registrazione delle società di criptovalute che operano come società di investimento. Spetta alle grandi istituzioni finanziarie, secondo la Sec, decidere se includere le “opzioni crittografiche” nei loro portafogli. Ma i rischi legati ai token crittografici dovranno essere resi pubblici.
Criptovalute o “normali” investimenti?
“Ci siamo concentrati su quest’area perché molte di queste aziende – dice Gensler – potrebbero benissimo essere società di investimento che ottengono centinaia di migliaia o milioni di fondi dei clienti, li mettono insieme e poi li rimettono in circolazione offrendo rendimenti elevati. Il che suona come un normale investimento in una società, o una banca”.
Ora serve che la Sec lavori di concerto con l’industria “per ottenere che queste aziende siano correttamente registrate secondo le leggi sui titoli”.
La volatillità del settore
L’attenzione sui mercati delle criptovalute si è intensificata da maggio a causa delle ondate di “volatilità” che ha allarmato gli watchdog e che ha visto il crollo dei prezzi delle criptovalute. Celsius Networks, per esempio, ha dichiarato fallimento.
Le aziende esposte alle criptovalute hanno precedentemente avvertito che i ribassi dei prezzi dei token potrebbero avere effetti a catena, anche innescando richieste di margine.
Nel frattempo, mentre la Federal Reserve statunitense ha iniziato ad aumentare i tassi per combattere l’inflazione, gli investitori sono fuggiti dai mercati delle criptovalute.
Secondo Gensler alcune piattaforme di trading di criptovalute potrebbero soddisfare la definizione di “titoli” e dovrebbero essere negoziate e regolamentate come tali.