Crolla l’IT italiano: in un anno mercato a -25,8%

Secondo le anticipazioni del rapporto Assintel la ripresa non ci sarà prima del terzo trimestre e per l’inversione di tendenza bisognerà aspettare l’ultimo quarter. Il presidente Rapari: “Dal Governo solo promesse e niente fatti”

Pubblicato il 27 Apr 2010

Di ripresa, per il momento, nemmeno a parlarne. Il mercato IT
italiano continua a precipitare velocemente. Il primo trimestre
2010 si è chiuso con un -7,7% rispetto all’ultimo quarter del
2009 e il confronto con la prima trimestrale di un anno fa è senza
precedenti: la perdita ammonta a 25,8 punti percentuali.

Questi i dati resi noti nell’ambito della presentazione delle
anticipazioni della ricerca annuale sul mercato del software e
servizi IT in Italia effettuata da Nextvalue per conto di Assintel,
l’associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio.

“Quanto sia importante l’Information technology per il rilancio
competitivo di tutto il Paese è uno slogan tanto inflazionato
quanto drammaticamente privo di conseguenze”, commenta Giorgio
Rapari, Presidente di Assintel. “È da mesi che chiediamo al
Governo interventi di sostegno concreto al mercato IT, ma alle
promesse non sono mai seguiti i fatti”. Secondo l’associazione
per consentire al comparto di prendere una boccata di ossigeno
“bisogna puntare sulla defiscalizzazione degli investimenti fatti
in IT dalle aziende rendendoli assimilabili a quelli in ricerca e
sviluppo”.

In aggiunta, si rende necessario, secondo Rapari “ un sistema
coordinato di contributi per progetti di innovazione di processo,
che ad oggi non esiste”. E servirebbero anche “una serie di
misure strutturali volte a facilitare l’attività d’impresa
tout court, prime fra tutte il versamento dell’Iva a pagamento
fattura”.

Il pessimo risultato 2009, a cui si accompagna quello, altrettanto
negativo del primo trimestre di quest’anno, è dovuto da un lato
al taglio della spesa IT in hardware e software – causato dalla
cancellazione o dal rinvio di nuovi progetti, in particolare nel
primo semestre dello scorso anno – e dall’altro
all’abbattimento, nella secona parte del 2009, delle spese
correnti per prodotti e servizi IT già adottati. In dettaglio, al
confronto con il primo trimestre 2009, il crollo maggiore è stato
quello del comparto hardware, “che seppur favorito da nuovi
investimenti nell’area dei datacenter dovuta ai processi di
razionalizzazione delle infrastrutture, di virtualizzazione e
transizione verso il cloud computing, non riesce a riequilibrare la
compressione subita dalla linea dei server”, spiega
l’associazione Ict di Confcommercio.

In grande sofferenza anche il comparto del software che registra un
-12,7% rispetto al primo trimestre 2009. A registrare le maggiori
perdite il segmento dei software di sistema a quota -19,5%; e sono
andati male anche software di infrastruttura (-9,9%) e software
applicativo (-12,8%). Tra le componenti del software applicativo in
controtendenza, ci sono la Business Intelligence e l’Enterprise
Performance Management (-2,1%), In calo invece le soluzioni di
Business Process Management e Content Management (-4,8%) ed i
software di Workplace (-9,4%).

Anche l’andamento dei servizi IT è negativo e segna un -14,4%
dal confronto con il primo trimestre 2009, determinato in
particolare dalla caduta delle tariffe professionali, ormai ai
minimi storici. “Il fenomeno – spiega Assintel – è sia frutto
della rinegoziazione degli ordini, sia del meccanismo
disincentivante delle gare nella Pubblica amministrazione in cui
concorrono le aziende in-house. Il risultato è un assottigliamento
dei margini, che se da un lato può essere assorbito dai grandi
player IT, mette in ginocchio le piccole aziende. Parallelamente il
fenomeno porta a una contrazione preoccupante dell’occupazione
nel settore, con un conseguente depauperamento del patrimonio di
talenti interno alle aziende”.

Di ripresa si potrà cominciare a parlare solo dal terzo trimestre
di quest’anno quando – secondo le stime di Assintel – si
registrerà un +3,1% rispetto al second quarter (ma si tratta di un
recupero delle perdite più che di una crescita) “principalmente
grazie all’impulso dei grandi spender IT e a partire dal comparto
hardware e assistenza tecnica, che crescerà di oltre il 7%”. Le
condizioni per una consolidata inversione di tendenza si creeranno
però solo a partire da ottobre: la spesa IT dell’ultimo
trimestre – stima Assintel – supererà di oltre il12% quella dei
tre mesi precedenti.

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