DATI UFFICIALI

Cuba, Internet cresce malgrado la censura

Nonostante censura e ritardi tecnologici, nel 2013 gli utenti della Rete erano 2,9 milioni, 1,8% in più del 2012. Un milione i pc, ma solo la metà connessi. Uno su sei abbonato alla telefonia mobile

Pubblicato il 20 Ago 2014

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Anche a Cuba, nonostante censura e ritardi tecnologici, aumenta l’uso di Internet. Nel 2013, secondo dati ufficiali riportati dall’ufficio di statistiche One, gli utenti della Rete erano 2,9 milioni, con una crescita dell’1,8% se raffrontati al 2012.

Su quasi 12 milioni di abitanti, si tratta comunque di un cubano su quattro, percentuale che, in un Paese dove i dissidenti accusano il governo di censurare Internet, appare comunque un dato rilevante.

Sempre secondo One, nel 2013 a Cuba c’erano oltre un milione di personal computer, però solo la metà – per la precisione 514mila – erano dotati di connessione online. L’apparente discrepanza tra il numero di utenti Internet e di pc connessi è dovuta al fatto che molti cubani utilizzano Internet center per collegarsi alla Rete.

Di fatto l’accesso a Internet è consentito essenzialmente solo nei centri gestiti dalle autorità governative, nelle aziende straniere e negli hotel per turisti. Quando agli abbonati alla telefonia mobile, One sostiene che nel 2013 hanno raggiunto i 1,99 milioni.

L’altro freno alla diffusione di Internet, oltre alla censura, è rappresentato dall’embargo degli Stati Uniti, che vieta l’accesso ai cavi Internet sottomarini, uno dei quali corre da Miami a Cancun, in Messico, a soli 32 chilometri (20 miglia) da L’Avana. Per questo Cuba può utilizzare solo collegamenti satellitari.

A giugno il presidente di Google, Eric Schmidt, è stato a Cuba. In un commento al viaggio, postato da Schmidt sul suo profilo di Google Plus, dopo aver descritto le particolarità del paesaggio cubano, la buona qualità della sanità e la presenza di donne ai vertici delle istituzioni, il presidente ha detto che “l’Internet di Cuba è intrappolato negli anni Novanta. Circa il 20-25% dei cubani ha linee telefoniche e l’infrastruttura per la telefonia mobile è molto limitata. Intorno al 3-4% dei cubani ha accesso alla Rete negli internet cafes e in alcune università. La Rete subisce una pesante censura, le infrastrutture sono fatte di componenti cinesi”. Schmidt ha poi affermato che l’embargo “non ha alcun senso per gli interessi Usa. Se vuoi modernizzare il Paese, il modo migliore di farlo è dare smartphone ai cittadini (non ce n’è quasi nessuno) e incoraggiare la libertà di espressione”.

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