Anche l’Italia scende in campo per combattere i ransomware. A soli tre mesi dal lancio del progetto No More Ransom, le forze dell’ordine di 13 Paesi, tra cui appunto il nostro, hanno deciso di collaborare insieme ad aziende private per combattere i ransomware. Si tratta di Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Colombia, Francia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Spagna, Svizzera, Italia e Regno Unito.
Nel nostro paese sarà il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni a impegnarsi in prima persona e a collaborare con altre forze dell’ordine e organizzazioni private già parte del programma, o in procinto di entrarci a breve. La loro collaborazione avrà come risultato una maggiore disponibilità di decryption tool gratuiti, che saranno utili a molte altre vittime di cyber attacchi per decriptare i propri dispositivi, sbloccare le proprie informazioni, e per colpire gli hacker sul terreno in cui sono più sensibili: i guadagni.
Il progetto è supportato da Eurojust e dalla Commissione europea ed è stato lanciato il 25 luglio 2016, dalla polizia nazionale olandese, da Europol, Intel Security e Kaspersky Lab. Il portale online dedicato (www.nomoreransom.org) mira a fornire una risorsa utile alle vittime di attacchi hacker, con gli utenti che possono trovare informazioni su cosa sono i ransomware, come funzionano e, soprattutto, come proteggersi dagli attacchi.
Durante i primi due mesi, circa 2.500 persone sono riuscite a decriptare i propri dati senza dover pagare gli hacker, utilizzando i principali strumenti di decriptazione presenti sulla piattaforma (CoinVault, WildFire e Shade), privando gli hacker di oltre un milione di dollari di riscatti. La stretta collaborazione tra le autorità e il settore privato porta ad un aumento del numero di decryption tool disponibili; attualmente, quelli presenti sul sito sono cinque.
Il tema cybersecurity sarà oggetto di un evento Digital360 alla Camera il 21 novembre.