LA SOLUZIONE

Cybersecurity, arrivano i browser “blindati” contro gli hacker

A presentare il prototipo al Black Hat di Las Vegas è Dan Kaminsky, cofondatore di WhiteOps. “Ironframe” consente la navigazione in un ambiente virtuale protetto da un firewall ad hoc contro i criminali informatici

Pubblicato il 05 Ago 2016

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Un browser “virtuale” e un firewall in grado di rendere la vita sempre più difficile ai criminali informatici e proteggere la navigazione degli utenti di Internet. La soluzione, “Ironframe”, è stata presentata al Black Hat di Las Vegas da Dan Kaminsky (nella foto), cofondatore di WhiteOps e noto come “guru” della sicurezza informatica.

Nel discorso tenuto durante la presentazione, Kaminsky ha sottolineato che l’industria informatica deve aumentare gli sforzi per mettere in sicurezza il cyber spazio, al fine di evitare che questo venga abbandonato nelle mani degli hacker. A tal fine, chi opera nel settore deve tendere a far propria l’architettura delle macchine virtuali e la tecnologia cloud, soluzioni idonee a proteggere i dati online degli utenti.

IronFrame, spiega Kaminsky, è uno strumento che sarebbe in grado di ridurre la superficie di attacco durante una sessione di navigazione, in quanto ospita il browser utilizzato in un ambiente virtuale dove firewall ad hoc bloccano le funzioni potenzialmente pericolose.

In sostanza, spiega Kaminsky, si tratta di un prototipo di browser che funziona come un modello building-block Jenga e che ferma i reindirizzamenti verso siti malevoli.

Quanto al firewall Autoclave, questo è stato utilizzato per testare le funzioni delle applicazioni online che gli hacker potrebbero sfruttare. Chiunque voglia sapere se un determinato contenuto al quale intende accedere è sicuro, può usare Autoclave, impedendo così in origine ai criminali di portare a termine le loro attività.

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