La Casa Bianca lavorerà con i privati per prevenire gli attacchi degli hacker. E’ quanto prevede la bozza di ordine esecutivo sulla cybersicurezza del presidente Donald Trump. Nel testo si legge che l’amministrazione vuole portare avanti la causa di un web “libero e aperto”. Nessun riferimento alla neutralità della rete affermata durante l’era Obama e che alcuni temono si voglia intaccare.
La mossa segue una campagna presidenziale caratterizzata da storie legate alla cybersecurity, a cominciare dalla pubblicazione delle e-mail della candidata democratica Hillary Clinton fino ad arrivare alle dichirazione dei servizi segreti Usa secondo cui la Russia avrebbe interferito nelle elezioni presidenziali americane, tramite operazioni di hackeraggio, per favorire l’elezione di Trump.
L’ordine prevede di avviare anche una verifica delle capacità informatiche diverse agenzie federali, cercare spunti su come migliorare protezioni per le infrastrutture critiche e rivedere gli sforzi del governo per formare una forza lavoro tecnicamente sofisticata.
Trump ha scelto l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani il capo della task force del Governo statunitense contro lo spionaggio informatico nel settore privato.
Giuliani, “condividerà la sua competenza e le sue idee” per affrontare – recitava la nota – i problemi legati alla sicurezza informatica. Sempre nell’ambito della sicurezza informatica, il presidente eletto ha annunciato di voler mettere in agenda, per i prossimi giorni, una serie di incontri con i vertici delle aziende che negli ultimi tempi sono state vittima di attacchi informatici.