SICUREZZA IT

Cybersecurity per dirigenti pubblici, via al corso Luiss

Il 1° aprile è partito il programma executive alla sicurezza informatica per la PA d’intesa con Agid. Marchetti (School of Government): “Nuove minacce per le istituzioni, bisogna aggiornarsi”

Pubblicato il 04 Apr 2016

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La crescita esponenziale di attacchi informatici contro rilevanti comparti della pubblica amministrazione e la trasversalità dello spazio cyber rappresenta un fenomeno preoccupante, nonché una potenziale minaccia per il corretto ed efficiente funzionamento delle istituzioni, che devono perciò aggiornarsi“. Raffaele Marchetti, direttore del nuovo corso executive per dirigenti pubblici dedicato ai temi della cyber security e della rivoluzione digitale Luiss Guido Carli, spiega così le ragioni che hanno spinto la School of Government dell’ateneo romano, d’intesa con Agid, a dare il via a questo programma di formazione e aggiornamento professionale.

Il corso, partito lo scorso 1° aprile e destinato a circa 20 allievi selezionati, si chiuderà il 24 giugno e si articola in sette moduli didattici di 6 ore ciascuno, comprendenti sia seminari frontali sia simulazioni pratiche, per un impegno totale di 42 ore.

Per quanto riguarda il programma, spiega Marchetti, il corso punta a fornire “un quadro analitico dei principali fenomeni che caratterizzano la rivoluzione digitale e la cyber security nella società contemporanea; un approfondimento comparato dell’impatto delle nuove tecnologie nella pubblica amministrazione con particolare riferimento alle esperienze straniere più avanzate; un’analisi dei rischi e delle strategie (deterrenza, prevenzione, individuazione degli incidenti e reazione) da mettere in campo per fronteggiare tali rischi a livello nazionale ed europeo nell’amministrazione civile e militare; un approfondimento del complesso rapporto privacy/libertà civili e sicurezza alla luce della legislazione e giurisprudenza italiana ed europea; e una guida pratica al complesso tema della cyber security con particolare riferimento al fattore umano, agli assetti organizzativi ed ai processi gestionali“.

L’obiettivo è contribuire alla formazione del capitale umano della PA, in modo da agire sui profili istituzionali, gestionali ed organizzativi. “Spesso il dirigente pubblico è a conoscenza delle opportunità in termini di efficienza, efficacia e capacità di controllo offerte dalle Ict – aggiunge Marchetti – ma non sempre è consapevole dei molteplici rischi legati alla crescente integrazione dei sistemi, delle reti, delle pratiche organizzative e dei comportamenti di dipendenti pubblici e cittadini. La rivoluzione tecnologica pone, viceversa, la necessità stringente di ridefinire in termini nuovi le competenze, il ruolo e la cultura digitale del dirigente pubblico nonché la di ridisegnare, nel quadro di una visione unitaria ed integrata, le molteplici strutture amministrative della pubblica amministrazione“.

La partecipazione a tutti i moduli è obbligatoria e resa possibile grazie ad una partnership pubblico-privata realizzata col contributo di aziende come BvTech, Finmeccanica, Ids, Microsoft e Unipol. Ad affiancare la responsabile del corso ci sarà un comitato scientifico composto da Marco Mayer (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e Adriano Soi (già prefetto e responsabile della Comunicazione istituzionale del Dis, oggi docente di Security studies alla Scuola “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze) e la coordinatrice Roberta Mulas.

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