IL FOCUS/POLITICHE PER LA CRESCITA

D’Asaro Biondo: “Internet sostiene i settori a maggior valore”

Quali interventi prioritari, con effetti a breve termine, possono far partire la crescita? Quali iniziative di lungo termine possono consentire all’Italia di invertire la rotta della perdita di competitività? Lo abbiamo chiesto ai principali protagonisti del mondo dell’Ict. Ecco l’intervento del presidente South East Europe Middle East & Africa di Google

Pubblicato il 05 Ott 2012

carlo-asaro-biondo-120510112537

Il nostro paese dispone di settori produttivi con un notevole valore competitivo globale. Sostenere i settori con maggiore valore all’export per rafforzare il sistema paese mi pare l’azione più semplice e significativa a breve. Internet é lo strumento più efficiente in questo senso sia perché permette di presentarsi a livello globale con costi minimi sia perché permette di farsi conoscere in modo efficace ed efficiente.

Del resto l’interesse verso il nostro Paese e per i settori tradizionali del made in Italy (moda, food, turismo…) è in costante crescita sul web: ce lo dimostrano le ricerche effettuate ogni giorno dagli utenti. Se le nostre imprese riuscissero a intercettare anche solo una parte di questa domanda si aprirebbero nuovi spazi per crescere.
In questo senso auspicherei interventi volti a fornire le nostre aziende di una reale presenza online. Inizierei innanzitutto dall’alfabetizzazione digitale: far comprendere alle aziende, grandi o piccole che siano, l’importanza di avere una presenza online per essere intercettabili dalla clientela straniera. Poi, per le pmi, ma in alcuni casi anche per le grandi, sarebbe importante agevolare il commercio elettronico.

Per contrastare il rallentamento dell’economia credo sia fondamentale investire in educazione ed innovazione. Dobbiamo far capire ai nostri giovani che parlare inglese correntemente e metterli in condizione di essere cittadini nel mondo in modo da non subire la globalizzazione ma da farne una opportunità di scelta. Quanto a innovazione il passaggio al cloud computing di imprese e nelle PA rappresenta un esempio concreto. Il cloud permette un taglio dei costi ed un aumento della produttività. Alcuni studi stimano che il passaggio al cloud computing potrebbe generale un incremento del Pil che oscilla tra lo 0,1% e 0,4%.

Nel complesso, riforme strutturali che agevolino l’economia digitale hanno il potenziale di stimolare la crescita nel settore privato, migliorare la produttività del pubblico, trasformare la globalità dell’offerta di posti di lavoro nel medio e lungo termine, sfruttare al massimo le infrastrutture esistenti e ottimizzare le nostre ricerche e lo sviluppo di investimenti nel lungo termine. Infine, ma credo sia il più importante a breve, rafforzare i comparti della economia dove abbiamo un vantaggio competitivo riconosciuto a livello globale e farli guidare la globalizzazione nel loro comparto.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati