Nuovi laboratori e percorsi sui digital skills per formare oltre 10 mila giovani in due anni. Nasce con questo obiettivo “Officina dei nuovi lavori”, presentata oggi a Roma da Google e Fondazione Mondo Digitale.
L’Officina, che ha aperto i battenti a Via del Quadraro 102 presso la “Città educativa”, è allestita con quattro laboratori didattici per giovani tra i 15 e i 29 anni, con precedenza a coloro che non studiano e non lavorano, e con corsi settimanali di 22 ore. L’obiettivo è combattere la dispersione scolastica ma anche far fronte alle esigenze di competenze digitali oggi reclamate dall’Ue che, al 2020 conta 900mila posti vacanti per mancanza di digital skills.
“Senza giovani digitali e senza internet non si farebbero passi avanti – ha evidenziato Carlo D’asaro Biondo, presidente strategic relationship di Google Emea – Fare della formazione una priorità del Governo è una delle scelte più belle che si potessero fare. Per noi questo è un punto di partenza”.
“Una settimana di formazione – ha spiegato il manager – servirà a questi ragazzi per dar loro gli elementi base per inserirsi nelle piccole e medie imprese, realizzando per loro video, siti web e altro che le renderà competitive sul mercato”.
Fab lab, video lab, Game lab e immersive lab sono le materie che dovranno affrontare i ragazzi. “Grazie a Google e complimenti per avere individuato la Fondazione Mondo Digitale come partner. La Fondazione è una delle punte più avanzate della Regione Lazio – ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Noi non vi lasceremo soli ma costruiremo attorno a esperienze come queste una vita favorevole”.
Per i ragazzi saranno promossi corsi settimanali per imparare a utilizzare laser cut e stampanti 3D, corsi di video making con animazione 3D, di game development e di tecnologia immersiva. “Il mio lavoro – ha sottolineato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione – è fare in modo che questa esperienza non rimanga isolata ma si possa diffondere” sui territori a seconda delle esigenze di ciascun luogo.
“E’ una risposta a un problema grave e acuto” come la disoccupazione giovanile. “Dobbiamo offrire le più ampie opportunità possibili ai giovani – ha puntualizzato – e costruire reti di soggetti che comprendano servizi, imprese, fondazioni, scuole, aperte all’ innovazione. Siamo convinti che non si impara in un luogo solo, nella scuola in primis, ma anche nei laboratori e nelle imprese”. Pertanto “produciamo scelte”, e Garanzia giovani è un esempio, “le realizziamo e le monitoriamo. Se ci sono limiti, siamo pronti a modificarle per adeguarle ai bisogni. Preferiamo rischiare un elemento di imperfezione piuttosto che discutere
per 20 anni e non fare niente”.
Un in bocca al lupo all’Officina dei nuovi lavori e’ arrivato via Twitter anche dal ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini: “perché la Buona scuola – ha scritto – è aperta al territorio e al saper fare”. “Costruiremo attorno a esperienze come quella di stamattina un habitat favorevole”, ha assicurato Zingaretti.
“Entro il 2020 – ha ricordato la portavoce di Google Italia, Simona Panseri – ci saranno 900 mila posti di lavoro in Ue non occupati a causa delle mancanza di competenze digitali. E per il 2018 il mercato delle app darà occupazione a 4,8 milioni di
persone e contribuirà per 63 miliardi di euro al Pil dei paesi europei. Il mercato digitale europeo è più ampio di quanto si pensi e la speranza è che da questi laboratori possano nascere occupazione e idee”.
L’assessore capitolino alle Attività Produttive, Marta Leonori, si è soffermata sull’importanza della collocazione a Roma: “Aiuterà la città – spiega – a ripensare l’artigianato con gli strumenti competitivi della tecnologia, mettendo in sinergia tradizione, scuola, istituzioni, accogliendo ragazzi da tutta Italia che sappiano immaginare il futuro della nostra industria”.