FUTURE PROOF

Da IoT a IoST, la sfida di Sk Telecom

L’operatore radiomobile investe sulle applicazioni “massive” e lancia la prima rete delle “piccole cose”. La rubrica di Maurizio Dècina

Pubblicato il 16 Nov 2016

Maurizio Decina, Emeritus Professor Politecnico di Milano

decina-160816164702

Recentemente il 3Gpp ha annunciato nuovi standard radiomobili cellulari per il mercato della IoT (Internet of Things) che consentono bassi consumi dei dispositivi e batterie di lunga vita (perlomeno 10 anni). Lo standard 3Gpp più atteso è basato sull’Lte e si chiama Nb-iot (narrowband IoT) con canali da 180 kHz e capacità fino a 250 kbit/s. Visti i ritardi nella emissione degli standard, negli ultimi anni sono nati nuovi protocolli proprietari e applicazioni Lpwan (Low Power Wide Area Network) che operano su bande spettrali non licenziate: LoRa, SigFox, Weigthless, ecc. I protocolli Lpwan garantiscono il basso consumo dei dispositivi, operano a bassa capacità e permettono soluzioni a basso costo, grande copertura e pronta disponibilità.

SK Telecom, l’operatore incumbent radiomobile coreano ha lanciato anni fa lo sviluppo di una architettura IoT per applicazioni “massive” (applicazioni che ha chiamato IoST – Internet of Small Things) caratterizzate da basso costo, basso consumo, e bassa capacità di comunicazione, nonché da un grande numero di dispositivi connessi. SK Telecom crede che il mercato IoST sia già maturo e possa essere raggiunto con celerità: a luglio 2016 ha lanciato quindi la commercializzazione della prima rete dedicata alla IoT a copertura nazionale basata sullo standard LoRa. LoRa opera su varie bande non licenziate (tra cui anche le bande Ism) con link bidirezionali, raggiunge coperture fino a 10-15 km nelle aree rurali e fino a 3-5 km nelle aree urbane, offre bit rate che vanno da 300 bit/s fino a 40 kbit/s e serve fino a circa 10.000 dispositivi per gateway. L’architettura di rete LoRa è a doppia stella, in cui i gateway funzionano da ponte trasparente tra i sensori wireless terminali e un server centrale di rete.

La figura illustra l’architettura di servizio della rete LoRa IoST di SK Telecom, secondo un recente rapporto di Netmanias.

Gli sforzi di SK Telecom sono concentrati su tre aree principali di servizio IoST:

– metering: misurazioni da contatore,

– tracking: puntamento e tracciamento,

– monitoring & control: monitoraggio e controllo,

mentre i servizi corrispondenti sono rivolti al mercato dei consumatori (B2C), a quello dei partner di business (B2B) e a quello delle agenzie governative (B2G).

Le soluzioni di tracking applicate a persone, animali o proprietà sono le prime immesse sul mercato B2C direttamente da SK Telecom

Nei mercati B2B/B2G gestiti da Utilities e Business Partners è prevista la commercializzazione di 20 servizi articolati in sette settori:

– Advanced Metering Infrastructure (Ami) per le Utilities,

– gestione della sicurezza di strutture manifatturiere,

– monitoraggio ambientale,

– gestione della sicurezza di cantieri di costruzioni,

– gestione dell’illuminazione pubblica,

– puntamento della localizzazione,

– monitoraggio di beni ipotecati.

SK Telecom ha anche promosso una iniziativa per la creazione di un ecosistema per la sua rete Lora IoST, condividendo con 150 potenziali partner roadmap e modelli di partnership per i moduli, i dispositivi e la piattaforma IoST.

Per quanto riguarda la composizione del mercato IoST, le previsoni di SK Telecom sono per un 5% di revenues allocate alla connettività, 15% allocate alla piattaforma e 80% allocate al servizio/dispositivo.

I costi del servizio per dispositivo sono mensili con cap sui dati trasmessi: per i servizi di monitoring si parte da 350-500 Krw (0,28-0,41 €) per 100-500 kByte di dati trasmessi; per i servizi di tracking si passa a 700-1000 Krw (0,56-0,81 €) per 3-10 MByte di dati trasmessi; e infine per i servizi di controllo della sicurezza si arriva a 1500-2000 Krw (1,22-1,62 €) per 50-100 MByte di dati trasmessi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati