Dopo il coronavirus, quali sono le nuove tendenze nel settore della catena dei fornitori che possono avere un impatto positivo su persone, aziende e settori industriali? Secondo Gartner ci sono almeno otto tendenze che quest’anno saranno particolarmente rilevanti, grazie anche al livello di maturità raggiunto negli ultimi mesi dalle tecnologie che le abilitano. Il problema è implementarle.
“La maggior parte delle organizzazioni – dice Christian Titze, vicepresidente di Gartner – ha un approccio piuttosto prudente nell’adottare le applicazioni e le tecnologie per la supply chain. Solo il 21% considera e talvolta adotta le tecnologie quando sono nei primi stadi di sviluppo. Tuttavia, anche il più prudente dei gestori della catena dei fornitori deve capire che viviamo in un epoca in cui, almeno nel lungo periodo, bisogna abbracciare un cambiamento perpetuo”.
La prima delle otto tendenze per il 2020 è l’iperautomazione: si tratta dell’utilizzo di un insieme eterogeneo di tecnologie che permettono arricchire vecchie piattaforme con nuovi strumenti più efficiente. Il termine cambia a seconda dell’azienda a cui ci si rivolge, ma se realizzata in maniera corretta l’iperautomazione consente di potenziare la collaborazione tra aziende e superare la separazione delle funzioni.
La seconda tendenza è quella della Digital supply chain twin, cioè la creazione di un gemello virtuale della supply chain con la tecnologia digitale. Il “doppio” è uno strumento molto potente per analizzare e prendere decisioni sul funzionamento delle catene dei fornitori, acquistando una sempre maggiore consapevolezza del loro funzionamento e delle possibili modifiche che si possono realizzare.
La Continuous intelligence è la terza tendenza e rappresenta secondo Gartner una delle maggiori opportunità per le aziende, in quanto consente di utilizzare i sistemi di analisi automatica dei dati in tempo reale e utilizzarli per avere risposte in tempo reale su quello che succede all’interno della catena dei fornitori. Un esempio sono i negozi che possono realizzare offerte su misura sui clienti giocando con le informazioni dei fornitori e dei magazzini, oltre che sui sistemi di customizzazione dei prodotti in modo just-in-time.
Non c’è progetto all’interno della Industria 4.0 che non abbia anche la cybersicurezza come obiettivo e quindi il fatto che ci sia come quarta tendenza la Supply Chain governance e security è una conferma più che una sorpresa: analizzare i rischi e comprendere a quali pericoli si è esposti, sia con le singole vulnerabilità della rete dei fornitori che nel più ampio contesto geopolitico. Privacy, security, ma anche soluzioni per il track-and-trace, smart packaging, Rfid e Nfc.
La crescita dell’edge computing porta alle possibilità di utilizzare questo tipo di tecnologie e di sfruttarle con l’uso di strumenti software analitici adeguati. È la quinta tendenza, con punte di eccellenza nell’automazione (muletti senza guidatore nei magazzini, droni per gli spostamenti e via dicendo).
Altro settore in forte crescita come tendenza un po’ ovunque, incluso qui, è quello della intelligenza artificiale, che permette di gestire le opzioni tecnologiche delle aziende in maniera più sofisticata. Si passa dagli strumenti per comprendere meglio il contesto in cui vengono raccolti i dati sino a quelli per semplificare il lavoro degli operatori, rendendo più naturale l’interazione con i sistemi e le informazioni ad esempio nei magazzini o nella logistica.
Le reti 5G sono il prossimo grande passaggio tecnologico e l’aumento di quantità e latenza oltre che velocità di trasmissione di data sta per cambiare molte cose. Una di queste è la catena dei fornitori, che riceverà secondo Gartner una forte spinta dalle tecnologie 5G.
Infine, ultima tendenza per il 2020 secondo Gartner, saranno le esperienze immersive: realtà virtuale e realtà aumentata o un mix delle due. La potenzialità è quella di riuscire a influenzare la traiettoria nella gestione della supply chain, sostiene Gartner, introducendo modelli di lavoro capaci di amplificare le capacità umane. Dall Onboarding di nuovi lavoratori tramite corsi accelerati in realtà virtuale alle future esperienze per la simulazione di crisi o di cambiamento delle procedure, le esperienze immersive secondo Gartner giocheranno un ruolo importante già a partire dal 2020.