La tecnologia di Ibm al servizio della filiera alimentare: dai “digital twin” in agricoltura alla blockchain anti-spreco, i ricercatori del gruppo sono al lavoro per mettere a punto soluzioni in grado di supportare l’intera catena alimentare scongiurando i rischi dovuti a sovrappopolazione e cambiamenti climatici.
I progetti in cantiere saranno al centro della scena nel corso del Think 2019, l’evento di punta di Ibm che si tiene da domani a San Francisco. In particolare i progressi ottenuti dai ricercatori verranno illustrati in uno Science Slam di 5 minuti, che offrirà una “carrellata” sulle future innovazioni.
L’applicazione del modello “digital twin” nel settore dell’agricoltura aiuterà ad alimentare una popolazione in crescita utilizzando meno risorse: un digital twin di terreni coltivabili, attività agricole e risorse agricole sarà disponibile per tutti gli agricoltori, fornitori di attrezzature agricole, distributori di generi alimentari, dipartimenti di agricoltura e salute, banche e istituti finanziari, organizzazioni umanitarie di tutto il mondo, generando un’economia in grado di condividere risorse e permettendo l’aumento della produttività agricola e della sicurezza alimentare, con un minore impatto ambientale.
La tecnologia blockchain eviterà l’aumento dello spreco di alimenti: dagli agricoltori ai fornitori di generi alimentari, ogni partner della filiera saprà esattamente quanto piantare, ordinare e spedire. Le perdite alimentari diminuiranno molto e i prodotti finali che finiranno nei carrelli dei consumatori saranno più freschi quando blockchain, i dispositivi utilizzati nell’ambito della Iot e gli algoritmi di intelligenza artificiale uniranno le forze.
La mappatura dei microbiomi ci proteggerà dai batteri dannosi. Nel giro di cinque anni, gli ispettori incaricati della sicurezza alimentare di tutto il mondo disporranno di un nuovo “superpotere”: la capacità di utilizzare milioni di microbi per proteggere ciò che mangiamo.
I sensori basati sull’intelligenza artificiale rileveranno gli agenti patogeni di origine alimentare presenti nelle nostre case: nel giro di cinque anni, gli agricoltori, le imprese del settore alimentare e i negozi di generi alimentari — insieme ad un miliardo di cuochi —saranno in grado di rilevare senza problemi la presenza di pericolosi contaminanti negli alimenti.
Nuovi processi di riciclaggio daranno nuova vita alla plastica usata: nel guro di 5 anni tutto, dai cartoni del latte ai contenitori di dolcetti, dalle borse della spesa ai contenitori nel quale è avvolto il formaggio, sarà riciclabile e le società di produzione di prodotti in poliestere saranno in grado di recuperare i rifiuti e trasformarli in qualcosa di utile.