L’Italia piace ai big del digitale. Amazon ed Apple mettono a segno importanti investimenti nel nostro Paese. Il colosso dell’e-commerce lavora su due direttrici: l’aperura si un nuovo hub per la logistica alle porte di Roma e un centro dedicato al machine learning a Torino. La Mela dal canto suo apre la caccia agli sviluppatori per il centro napoletano.
Amazon mette sul piatto 150 milioni per la realizzazione di un nuovo centro di distribuzione a Passo Corese, frazione del Comune di Fara in Sabina a 30 km da Roma. Amazon continua a investire in Italia per soddisfare la crescita della domanda interna e avvia la costruzione del secondo centro di distribuzione. La scelta è ricaduta sul Lazio, dove verrà messo in piedi un polo da 60mila metri quadrati.
Un progetto che, spiega il colosso dell’e-commerce, “darà un impulso anche allo sviluppo dell’economia locale” e che sarà operativo a regime nell’autunno del 2017. Entro tre anni dall’avvio delle attività la compagnia ha in programma 1.200 assunzioni che si aggiungeranno agli oltre 1.000 posti di lavoro a tempo indeterminato creati nel centro di distribuzione già attivo a Castel San Giovanni. L’azienda dal 2010, anno dell’esordio in terra tricolore, ha investito in Italia più di 450 milioni.
“Questa nuova unità operativa – spiega Roy Perticucci, vicepresidente Operation Europe di Amazon – sarà integrata nel network di Amazon che conta ventinove centri di distribuzione in sette Paesi europei, che ci permettono di rispondere alla crescita della domanda e di mantenere le nostre promesse di consegne veloci e affidabili ai clienti in Italia”. Il manager si dice convinto che “da questo investimento trarrà vantaggio anche l’economia locale, con nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per le imprese di collaborare con uno dei più avanzati network logistici al mondo, che raggiunge milioni di clienti in tutta Europa”.
Naturalmente soddisfatto ed entusiasta Davide Basilicata, sindaco di Fara in Sabina: “Siamo felici ed orgogliosi di questa notizia, che ripaga il lavoro della nostra amministrazione e quello di tutti i soggetti pubblici e privati che si sono impegnati per la realizzazione di questo progetto che oggi finalmente è divenuto realtà. Per Fara in Sabina e per il nostro territorio “è un risultato decisivo per il rilancio economico e occupazionale che questa straordinaria occasione produrrà”.
A brindare al nuovo progetto italiano di Amazon anche il numero uno del colosso Jeff Bezos, che ha pranzato con il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Firenze. All’incontro avrebbe presenziato anche Diego Piacentini, il vp di Amazon che ricoprirà pro bono il ruolo di Commissario per l’innovazione e il digitale del Governo. Nelle intenzioni del premier, Piacentini “sarà un plenipotenziario per riportare l’Italia in cima alle classifiche di competitività”.
Ma l’investimento in Italia non finisce qui. Aprirà entro la fine del 2016, a Torino, il nuovo Centro di Sviluppo di Amazon per mettere a punto le capacità di Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico di Alexa, l’assistente vocale basata su cloud che supporta Amazon Echo, Echo Dot, Amazon Fire TV e Amazon Tap. Sarà il quindicesimo in Europa. Le prime assunzioni di dieci ricercatori sono previste a breve.
“Siamo felici – dichiara Rohit Prasad, vicepresidente e Chief Scientist per Alexa – di lanciare un centro di Machine Learning a Torino, città ricca di talenti nel campo delle tecnologie di apprendimento automatico. Avra’ un ruolo fondamentale nello sviluppo delle capacità di comprensione del linguaggio da parte di Alexa”.
“Torino è stata scelta come sede principale per alcune delle attività tecnologiche più interessanti tra quelle su cui stiamo lavorando in diverse parti del mondo”, aggiunge Nuyts, Country Manager di Amazon Italia e Spagna. Dal suo ingresso in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre 450 milioni di euro nel Paese.
E oggi presidente del Consiglio Matteo Renzi ha accompagnato in una lunga visita nel Museo di Palazzo Vecchio il Ceo di Amazon Jeff Bezos. Una specie di ‘cicerone’ per far vedere all’ospite anche Firenze dall’alto della Torre d’Arnolfo dove Renzi e Bezos sono stati accompagnati anche dal sindaco Dario Nardella. Non e’ ancora chiaro se la visita preveda anche il passaggio nella Galleria degli Uffizi.
Novità anche sul fronte Apple. La Mela apre la caccia agli sviluppatori per il centro europeo di Napoli. È stato infatti pubblicato sul sito dell’Università Federico II il bando per la selezione di duecento giovani all’Ios Developer Academy, relativa all’anno accademico 2016-17. Il bando è previsto dal contratto di cooperazione scientifica e tecnologica tra l’università napoletana e il colosso di Cupertino si indirizza alla formazione e allo sviluppo di nuove applicazioni e servizi digitali.
Le domande di partecipazione online dovranno essere presentate entro e non oltre il 1° agosto prossimo. Potranno partecipare tutti i cittadini italiani, i cittadini comunitari ovunque soggiornanti e i cittadini non comunitari nati dal 1 gennaio del 1986. È richiesto almeno il possesso del diploma di secondo grado o di un titolo equipollente qualora non conseguito in Italia.
Due fasi previste dalla prova: un test di valutazione selettivo delle competenze digitali e di programmazione e un colloquio motivazionale. Nell’ambito del colloquio potrà essere chiesto al candidato di presentare brevemente un approccio di soluzione ad un semplice problema logico Il test di valutazione si terrà a Napoli e saranno dichiarati idonei i candidati che, come si legge nel bando, “a valle del colloquio otterranno complessivamente una valutazione di almeno 65/100.