Che cosa si nasconde dietro il successo del Ducati Team sostenuto da NetApp, che ha conquistato il primo titolo mondiale piloti della MotoGp dopo 15 anni e il secondo campionato costruttori consecutivo? La conquista del titolo piloti era sembrata un’impresa ardua a metà stagione, ma Francesco Bagnaia ha recuperato più di 90 punti di svantaggio prima dell’ultima gara a Valencia, conquistando il campionato.
A rivelare la carta vincente della strategia Ducati è Gabriele Conti, Electronic Systems Director di Ducati Corse: “I dati sono fondamentali in ogni fase delle corse. A partire dalla fase di progettazione, passando per lo sviluppo, fino alla messa a punto in gara”.
Data management: la leva per migliorare le prestazioni
Che i dati siano raccolti dalla moto, da simulazioni o dal feedback del pilota, vengono tutti analizzati per migliorare le prestazioni. “I dati dicono la verità per definizione, fornendoci indicatori di prestazione affidabili e permettendoci di fare scelte migliori. Sono utili per capire cosa si può migliorare e quale direzione dobbiamo prendere, nello sviluppo della moto o durante un weekend di gara”, spiega Conti.
“Anche il feedback dei piloti è fondamentale. In passato ci siamo basati solo su questo per sviluppare le moto. Oggi l’obiettivo più importante è far lavorare insieme dati reali, simulazioni e feedback dei piloti. Si tratta di una sfida molto importante su cui stiamo lavorando molto” ha continuato Conti.
Dati fondamentali per prepararsi per le nuove tappe
Quando nuove tappe si aggiungono al calendario del Mondiale, come l’India nel 2023, il team si affida alle simulazioni per raccogliere ed elaborare rapidamente i dati. “La messa a punto della moto prima di una gara è la combinazione di tutti i dati di sviluppo dell’anno in corso e di quelli delle gare precedenti” afferma Conti. Non si tratta solo del volume dei dati, ma della loro qualità, e questo vale sia per il modo in cui i dati vengono raccolti, sia per come vengono elaborati, condivisi e protetti.
Secondo Conti, “la quantità di sensori è più o meno sempre la stessa, circa 40 sulla moto da gara e 60 sulla moto di sviluppo. Ma stiamo migliorando il tipo di sensori: ogni stagione effettuiamo misurazioni più complesse e più precise. Ciò consente di ottenere dati più affidabili e di conseguenza calcoli più precisi, utili per tutte le analisi. Anche le prestazioni dinamiche della moto sono assolutamente legate alla qualità dei sensori, quindi se questi migliorano la moto avrà prestazioni migliori”.
Come Ducati utilizza i dati
Ducati può vantare un totale di otto moto in griglia e circa 400 sensori che raccolgono una grande quantità di dati a ogni giro. “Il modo in cui Ducati gestisce i propri dati e quelli dei tre team satellite è trasparente”. I dati hanno persino giocato un ruolo chiave nella decisione di ingaggiare il venticinquenne Enea Bastianini dal team factory e di portarlo nel team ufficiale. “I suoi dati dal team Gresini 2022 erano a disposizione, come quelli di tutti gli altri piloti Ducati. Anche in questo caso, studiamo i dati vecchi e quelli nuovi con l’obiettivo di ottenere le migliori prestazioni possibili”.
“I dati sono ormai molto importanti per i piloti, che sono così diventati ottimi ‘lettori di dati’, in modo da migliorare le proprie prestazioni”, conclude Conti.
Articolo originariamente pubblicato il 25 Lug 2023