IL REPORT

Data analytics, oltre il 40% dei manager non sa come passare all’azione

Informazioni troppo complesse e poco accessibili, incapacità di generare insights e di gestire l’enorme mole crescente: queste le difficoltà emerse dalla survey “Untapped data” di Salesforce. Nonostante la grande attenzione al tema fra il dire e il fare resta il gap di competenze

Pubblicato il 02 Mar 2023

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Per 8 manager su 10 i dati sono fondamentali per il processo decisionale della loro azienda. Eppure 4 manager su 10 non sono in grado di comprenderli perché “complessi” o non abbastanza accessibili. Emerge dal report Untapped Data di Salesforce secondo cui il 73% delle aziende prevede di aumentare gli investimenti per le competenze sui dati e la formazione dei dipendenti.

Il nodo “estrazione di valore”

Secondo la ricerca infatti i leader aziendali faticano ad estrarre il vero valore dai dati per prendere rapidamente decisioni strategiche e affrontare le incertezze economiche perché non riescono a interpretarli efficacemente.

Sebbene i manager concordino sui vantaggi dell’analisi dei dati, c’è un netto divario rispetto all’uso effettivo che ne fanno. Soprattutto quando bisogna prendere decisioni critiche.

Più di due terzi (67%) dei dirigenti non utilizzano i dati per decidere i prezzi in linea con le condizioni economiche, come l’inflazione. E meno di un terzo (29%) utilizza i dati per informare della propria strategia di lancio in nuovi mercati.

Le aziende perdono di conseguenza anche l’opportunità di utilizzare i dati per promuovere i valori aziendali: infatti, quasi 8 leader aziendali su 10 (79%) non utilizzano i dati per comunicare le politiche di diversità e inclusione della propria azienda e solo il 17% dei manager utilizza i dati per orientare i propri obiettivi in materia di impatto ambientale.

Utilizzo dei dati, un assist all’efficienza

Se integrati e sfruttati correttamente, i dati hanno un enorme potenziale per creare efficienza e fiducia sia tra i clienti che tra i dipendenti, secondo i manager. In particolare il 72% dei leader aziendali ritiene che i dati consentano di concentrarsi su ciò che è rilevante per l’azienda, il 73% ritiene che i dati aiutino ad accelerare il processo decisionale, un altro 73% ritiene che i dati creino fiducia durante le conversazioni aziendali, e infine due terzi (66%) pensano che i dati aiutino a minimizzare l’influenza delle opinioni personali in una conversazione aziendale.

Quali sono i problemi da superare

Di fatto, i manager d’azienda dichiarano di sentirsi sopraffatti dall’afflusso di dati, da come gestirli al meglio e come usarli in modo strategico. In particolare il 41% dei dirigenti cita la mancanza di comprensione dei dati perché sono troppo complessi o non abbastanza accessibili, un terzo (33%) cita la mancanza di capacità di generare insight dai dati, quasi un terzo (30%) è sopraffatto dalla quantità di dati, che si prevede raddoppieranno entro il 2026.

Più spesa in formazione

Per rispondere a queste preoccupazioni, il 73% delle aziende prevede di continuare oppure di aumentare la spesa per lo sviluppo delle competenze sui dati e la formazione dei dipendenti.

La formazione dei dipendenti può creare una cultura dei dati che supporta gli obiettivi aziendali e, si legge nel documento, migliora la resilienza durante questo difficile clima economico.

“I leader aziendali stanno vivendo uno dei momenti economici più difficili e incerti di sempre, ma hanno un vantaggio che non sfruttano per migliorare il loro processo decisionale: i dati – commenta Stefano Maio, Regional VP Sales Italy & Country Leader di Tableau per l’Italia -. Il segreto per ottenere veri insight è coniugare e combinare dati, analisi e competenze. Ciò consente alle aziende di massimizzare gli investimenti tecnologici e di scoprire opportunità che guidano la strategia aziendale e rafforzano la fiducia dei clienti”.

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