Potenza totale pari a 500kW IT, anello proprietario ridondante di 9 km di cavo di fibra ottica dedicata, interconnessione all’internet exchange Vsix e a un altro Nehos Data Center già esistente nelle vicinanze: sono le caratteristiche chiave del data center che la società di ingegneria integrata In-Site sta realizzando a Padova per Nehos, neonata società di consulenza e sviluppo di progetti in cloud e infrastrutture per il business, frutto della fusione di realtà con ventennale esperienza nel mondo IT. L’apertura della nuova infrastruttura è prevista per il 2024.
Struttura strategica per garantire la business continuity e la cybersecurity
Fondata sui 4 pillar Sostenibilità, Territorio, Intelligenza artificiale e Digital economy, la struttura si candida a divenire strategica per garantire la business continuity e la cybersecurity, fino alla protezione dei dati in caso di eventi climatici eccezionali, al servizio di tutte le imprese del Nord Est interessate a esternalizzare i propri server in sicurezza e delle imprese nazionali ed internazionali per fruire di servizi di data center e replicare i propri servizi esistenti. In termini progettuali, inoltre, è stato predisposto per sviluppare anche progetti di intelligenza artificiale per le aziende che hanno dati in cloud.
Hub per l’innovazione tecnologica del territorio
“Per una realtà come la nostra, disporre di una rete di data center proprietari è fondamentale per essere pienamente dei game changer per il territorio – commenta Massimo Tozzato, presidente e amministratore delegato di Nehos -. Questo nuovo modello intende essere il fiore all’occhiello della nostra organizzazione, elevando l’area del Nord Est ad hub per l’innovazione tecnologica e lo sviluppo delle aziende di tutto il territorio locale, nazionale ed extra nazionale. Il progetto è anche importante per il tema della sostenibilità e del recupero dell’esistente su cui ci siamo trovati allineati fin da subito con i progettisti”.
Energie rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2
La nuova infrastruttura recupera e riqualifica, infatti, il sito di un capannone industriale dismesso a Padova e in termini di efficienza energetica sarà dotato di un impianto fotovoltaico a intera copertura della superficie e di un sistema di ottimizzazione dell’illuminazione per contribuire al fabbisogno e al risparmio energetico complessivi della medesima e alla riduzione di emissioni di CO2. L’impianto fotovoltaico, in particolare, sarà in grado di produrre circa 110 MWh all’anno destinati a coprire dal 15 al 25% dei consumi di energia elettrica del data center.
Un esempio di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente
“La natura del progetto ha richiesto la capacità di integrare molteplici competenze per trasformare una sede industriale abbandonata in una macchina tecnologica all’avanguardia e funzionale, secondo, però, un approccio evoluto che ha il fattore umano e la relazione uomo-ambiente al centro – commenta Pietro Matteo Foglio, ceo & Founder di In-Site -. In particolare, oltre a confidare che possa contribuire a valorizzare appieno il ruolo della città di Padova nella strategia digitale italiana, ci auguriamo che possa essere di esempio nel riuso e nella riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente”.
Infrastruttura flessibile e scalabile
Conforme agli standard certificativi in ambito Data Center (Ansi Tia-942 e Uptime Institute) e capace di soddisfare tutti i gradi di ridondanza, elettrica e meccanica, l’infrastruttura sarà flessibile e scalabile per adattarsi alle diverse richieste del mercato e all’innovazione tecnologica, nonché replicabile come modello strutturale. Gli impianti di potenza e refrigerazione, spegnimento e monitoraggio di ultima generazione permettono non solo di mantenere la continuità del servizio, ma anche il monitoraggio e la gestione dei consumi in ottica di contenimento energetico. Per il sistema di raffreddamento si prevede un impianto idronico che, attraverso l’utilizzo del free cooling combinato con l’utilizzo di acqua ad alta temperatura, consente una riduzione dei consumi energetici pari all’80% su base mensile, rispetto al funzionamento standard dell’impianto.