La proposta di legge

Data center, Azione: “Servono norme ad hoc e potenziamento rete elettrica”



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Il provvedimento punta ad inquadrare le infrastrutture con codici Ateco specifici e definire le procedure per la costruzione di nuovi hub. “Regole cruciali per attrarre sempre maggiori investimenti”

Pubblicato il 16 lug 2024

Federica Meta

Giornalista



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I data center sono il cuore pulsante della transizione digitale. Il loro ruolo è infatti fondamentale per abilitare lo sviluppo delle filiere digitali italiane, valorizzandone il relativo impatto economico e occupazionale in Italia e rendendoci potenzialmente competitivi nell’export verso altri Paesi e per abilitare percorsi di trasformazione digitale di imprese e pubbliche amministrazioni e la fruizione di servizi performanti per le persone. Sono inoltre essenziali per mantenere il patrimonio informativo di organizzazioni (come istituti finanziari, aziende di telecomunicazioni e fornitori di energia), pubbliche amministrazioni e persone, tra cui dati ad alta riservatezza e per garantire competitività al nostro Paese nelle strategie infrastrutturali e digitali europee, sempre più attente alla sovranità del dato e del Cloud.

Ma ad oggi in Italia manca ancora un quadro normativo ad hoc in grado di valorizzare e tutelare la specificità dei data center come avviene per altri infrastrutture industriali.

La proposta di legge di Azione

In questo contesto si inserisce la proposta di legge (pdl) dei deputati di Azione che punta ad abilitare un percorso trasparente ed efficiente per l’apertura di nuovi asset in Italia che risulterà cruciale nei prossimi anni per attrarre sempre maggiori investimenti. “È necessario quanto prima non solo provvedere all’inquadramento normativo dei Data Center che ad oggi non risultano riconosciuti a livello regolatorio essendo identificati come un generico edificio industriale, ma anche definire le procedure approvative per la costruzione di nuove infrastrutture”, si legge nella pdl.

Cosa prevede la proposta di legge

Il provvedimento delega il governo ad emanare, entro sei mesi dall’entrata in vigore delle norme uno o più decreti legislativi recanti disposizioni per il riconoscimento e il sostegno allo sviluppo dei Data Center. I decreti dovranno:

  1. inquadrare normativamente i Data Center, definendo, in tale ambito, procedure approvative semplificate per la costruzione di nuove infrastrutture e un relativo codice Ateco;
  2. potenziare la rete elettrica nazionale per garantire fattibilità agli scenari di sviluppo infrastrutturali;
  3. promuovere lo sviluppo tecnologico e sostenere l’economia digitale, incentivando gli investimenti pubblici e privati nell’innovazione tecnologica per il settore dei Data Center, così come definiti dal comma 1;
  4. favorire il riconoscimento e la crescita del settore di cui alla lettera c), ottimizzando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’impatto ambientale, nel rispetto dei principi di semplificazione burocratica e delle disposizioni in materia di sicurezza informatica e protezione dei dati;
  5. definire livelli di sicurezza, resilienza, disaster recovery ed efficienza energetica, nel rispetto degli standard e delle normative internazionali in materia;
  6. facilitare la trasformazione digitale di pubbliche amministrazioni e imprese, offrendo servizi performanti ai cittadini attraverso lo sviluppo di competenze progettuali, di costruzione e mantenimento delle infrastrutture hi-tech;
  7. garantire la competitività dell’Italia nelle strategie infrastrutturali e digitali europee e la sovranità tecnologica per le infrastrutture dei Data Center;
  8. promuovere la formazione e lo sviluppo di competenze specifiche nel settore dei Data Center, prevedendo, in tal senso, anche l’istituzione di programmi educativi specifici nell’ambito di collaborazioni con enti di alta formazione.

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