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Data center, ecco come Engineering è riuscita ad abbattere i consumi del 19%

L’infrastruttura di Pont-Saint-Martin, in Valle d’Aosta, protagonista di un intervento che a partire dal 2021 ha messo in campo tecnologie e soluzioni in chiave di risparmio energetico e tutela dell’ambiente. Attivato un progetto per sviluppare una strategia e un piano di decarbonizzazione per le aziende del Gruppo a livello globale

Pubblicato il 21 Nov 2023

Data Center Engineering di Pont Saint Martin_interna

Engineering ha ridotto del 19% il consumo di energia del suo data center di Pont-Saint-Martin, in Valle d’Aosta, grazie a un progetto che, facendo leva sullo sfruttamento di risorse naturali, il recupero energetico e l’ammodernamento degli impianti, ha ridotto gli acquisti di elettricità e l’impatto ambientale. Il risultato, certificato da un ente terzo (Deloitte) e documentato nel Report di sostenibilità 2023, migliora il dato dell’anno precedente attestato al 13%.

Engineering ha avviato una serie di interventi di efficientamento energetico nel data center valdostano a partire dal 2021. Il più recente ha previsto la compartimentazione dei flussi termodinamici all’interno della struttura che, tenendo separati caldo e freddo, facilita la diminuzione delle temperature nelle sale server e, dunque, del fabbisogno energetico di raffrescamento.

Data center di Pont-Saint-Martin: consumi energetici a -19%

Il data center di Pont-Saint-Martin, in Valle d’Aosta, è dotato dal 2011 di un impianto geotermico di raffreddamento che funziona sfruttando l’acqua presente nella sottostante falda, caratterizzata da una temperatura costante di circa 13 gradi. Nel maggio 2021, è stato avviato un progetto per incrementare la capacità della struttura attraverso la trivellazione di due ulteriori pozzi (e il completo rinnovo tecnologico dell’impianto) e l’aumento della capacità di prelievo dell’acqua utilizzata per il raffreddamento (da 50 l/s a 96 l/s). L’investimento ha subito cominciato a produrre alcuni benefici: i gruppi frigo adibiti al raffreddamento dell’acqua (7 gradi) sono stati spenti e i consumi di kWh sono diminuiti, consentendo un notevole risparmio nell’acquisto di energia elettrica. In particolare, i primi risultati consistenti di questa operazione di saving si sono registrati nel novembre/dicembre 2021.

A conferma dell’eccellente livello di efficienza, nel 2022 il data center di Pont-Saint-Martin ha ulteriormente ridotto il proprio Pue (Power usage effectiveness, il parametro che misura la sostenibilità energetica), passando da 1,51 a 1,48, a seguito del completamento del progetto idronico.

Le aree dell’efficientamento 

Nel 2022 è stata prevista anche la sostituzione di tutti gli apparati illuminati a neon, accesi 7 giorni su 7 e per 24h, sostituiti con Led. Tale sostituzione comporta benefici contenuti in termini di efficientamento energetico, ma comunque importanti in ottica di ammodernamento e durata degli impianti di illuminazione.

Nel 2022, inoltre, è proseguito il progetto di compartimentazione dei flussi termodinamici all’interno del bunker, che consente di tenere separati caldo e freddo, generando benefici dettati dalla diminuzione delle temperature nelle sale server e, dunque, del fabbisogno energetico di raffrescamento.

Un ulteriore vantaggio ambientale di questo nuovo assetto impiantistico è costituito dal recupero di parte del calore presente nell’acqua nel circuito di ritorno, che viene utilizzato per il riscaldamento degli uffici, abbattendo le emissioni in atmosfera connesse alla combustione di metano e i costi per il suo acquisto.

Gli obiettivi di sostenibilità Engineering

La riduzione del consumo energetico del data center si aggiunge agli altri obiettivi raggiunti da Engineering in ambito ambientale. Come illustrato nel Report di sostenibilità, il gruppo guidato da Maximo Ibarra è arrivato a far sì che l’89% di energia elettrica utilizzata in Italia provenga da fonti rinnovabili, riducendo così le rispettive emissioni di gas ad effetto serra del 71%, calcolate secondo l’approccio market-based.

Nel 2023 è stato inoltre attivato un progetto per sviluppare una strategia e un piano di decarbonizzazione per le aziende del gruppo a livello globale, che prevede la fissazione di target di riduzione delle emissioni in linea con il framework SBTi, Science-Based Target initiative, entro il 2024.

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